Parte l’iter per il risanamento e la riqualificazione dell’area della Rocchetta

E’ iniziato il 31 gennaio scorso l’iter per l’attuazione del progetto di risanamento e riqualificazione dell’area della Rocchetta, a Gualdo Tadino, in seguito agli effetti devastanti dell’alluvione del novembre 2013.

Un progetto che era stato presentato lo scorso anno, a carico dell’azienda Rocchetta Spa, e che, dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha chiuso il lungo contenzioso giudiziario sulla legittimità della proroga della concessione all’azienda di acque minerali fino al 2040, entra adesso nella sua fase operativa.

Il 31 gennaio ha preso infatti il via la Conferenza dei Servizi Preliminare e, per ufficializzare l’avvio delle procedure, questa mattina è stata convocata in Regione una conferenza stampa. Procedure che, una volta completate, dovranno portare all’inizio effettivo dei lavori nell’area.

Al tavolo erano presenti il vicepresidente della Regione Umbria, Roberto Morroni, il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, l’amministratore delegato di Rocchetta Spa, Maurizio Bigioni, la responsabile investimenti e sviluppo di Rocchetta Spa, Chiara Bigioni, il direttore regionale al Governo del Territorio, Ambiente, Protezione civile, Stefano Nodessi Proietti, e il tecnico Giuseppe Passeri.

Presenti in sala anche gli assessori del Comune di Gualdo Tadino Marco Parlanti e Stefano Franceschini e i consiglieri comunali Gabriele Bazzucchi (Pd), Silvia Minelli e Fabio Viventi (Forza Italia).

MORRONI: “LA COMUNANZA PARTECIPI ALLA CONFERENZA” – Il vicepresidente della giunta regionale ha ricordato che questo intervento rientra negli impegni stabiliti dalla convenzione del 2015 tra la Regione Umbria e la società Rocchetta Spa e che la recente sentenza della Corte di Cassazione mette fine all’immobilismo permettendo di attuare gli investimenti previsti per il territorio per restituire all’uso pubblico un’oasi naturalistica di particolare pregio, con ricadute turistiche e occupazionali.

“Abbiamo dato il via il 31 gennaio scorso – ha proseguito Morroni – a una Conferenza preliminare di servizi alla quale auspichiamo partecipino, con spirito costruttivo, tutti i soggetti coinvolti, compresa la Comunanza Agraria, per fare in modo che i lavori di recupero e messa in sicurezza possano effettivamente partire nei tempi più rapidi possibili. Ci auguriamo, pertanto, che attorno al progetto si registri un’unità di intenti volta ad assicurare prospettive di futuro alla collettività gualdese e regionale”.

PRESCIUTTI: “I PARERI ARRIVINO CELERMENTE” – Il sindaco di Gualdo Tadino ha sottolineato l’urgenza dell’avvio dei lavori: “Faccio un appello a tutti gli enti chiamati ad esprimere il proprio parere, di farlo celermente. Non c’è un secondo da perdere. Gli interventi in quell’area sono infatti importanti anche per la salvaguardia della pubblica incolumità. Se nel frattempo dovesse arrivare un’altra bomba d’acqua come quella del 2013, non so davvero cosa potrebbe succedere. Ci sono voluti otto anni per avere un giudizio definitivo, non vorrei che ne passassero altri otto per avere i pareri di chi è chiamato ad esprimerli.”

Presciutti, che ha parlato di unità delle istituzioni su questa vicenda, ha detto di avere sentimenti divisi a metà tra la soddisfazione per la chiusura dell’iter giudiziario e l’amarezza per il tempo inutilmente e, ha sottolineato, “per alcuni volutamente”, perduto.

BIGIONI: “VENTI MESI PER COMPLETARE L’INTERVENTO” – I lavori una volta iniziati si concluderanno in massimo venti mesi. Lo ha detto l’amministratore delegato di Rocchetta Spa Maurizio Bigioni, confermando che l’azienda è pronta a riprendere in mano il progetto e attende lo start da parte delle istituzioni per partire. “Il progetto di messa in sicurezza e riqualificazione dell’area Fonti della Rocchetta e Valle del Fonno ha evidenziato il manager – prevede da parte dell’azienda un investimento di circa 4 milioni di euro, all’interno di un investimento complessivo di 30 milioni di euro per attivare una seconda linea produttiva (l’acqua Serrasanta, ndr)”.  

NODESSI PROIETTI: “CERTEZZA DEI TEMPI” – Il direttore regionale Stefano Nodessi Proietti è stato piuttosto diretto, parlando di forte opposizione fatta in questi anni “anche in modo improvvido” da parte della Comunanza al progetto. “Gli siamo andati incontro in tutti i modi – ha detto – ma si sono sempre opposti. L’ultima impugnazione (da parte dell’ente montano, ndr) riguarda la variazione catastale della sede fluviale (del Feo, ndr).

“Lo strumento della Conferenza preliminare di Servizi – ha concluso Nodessi Proietti– alla quale è stata invitata anche la Comunanza che finora è risultata assente, è stato scelto proprio a garanzia dell’efficacia dell’iter decisionale, perché presuppone certezza dei tempi e l’obbligo di indicare, in caso contrarietà alle progettualità proposte, le soluzioni alternative”. 

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Redazione Gualdo News
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