“Dobbiamo riprendere il nostro contatto con Dio, nelle case e negli ambienti di lavoro. Dio ci ama e ce lo vuole dimostrare. Noi lo dobbiamo ascoltare”.
Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, giovedì 9 febbraio durante il pontificale celebrato in occasione della solennità di San Rinaldo, patrono di Nocera Umbra e compatrono della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino.
In tanti, cittadini, fedeli, autorità civili, militari e religiose, hanno partecipato, nella concattedrale di Santa Maria Assunta a Nocera Umbra, alla santa messa per rendere omaggio al Santo Patrono.
Hanno concelebrato i sacerdoti della diocesi tra cui i vicari generali delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Jean Claude Kossi Anani Djidonou Hazoumé e monsignor Giovanni Nizzi.
“San Rinaldo – ha aggiunto il vescovo – vuole evangelizzare e dare l’esempio attraverso la Parola di Gesù. Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi”.
Nel ricordare le popolazioni colpite dal terremoto, come già Nocera Umbra e altre zone dell’Umbria, monsignor Sorrentino ha sottolineato che “se un fratello soffre, non posso non soffrire. Così dobbiamo essere noi: quando un fratello soffre, anche io, anche noi soffriamo. Dobbiamo diventare un corpo solo”.
Al termine della celebrazione sono seguiti i saluti del parroco don Ferdinando Cetorelli che ha ringraziato i presenti e il vescovo.
Il giorno prima, in occasione dell’apertura dell’urna del Santo, vi è stata l’offerta dei doni da parte delle frazioni del comune, attraverso le Pro loco, delle parrocchie, delle associazioni e di tutte le scuole dell’Istituto Omnicomprensivo “Dante Alighieri”. Un gesto per rafforzare in tutti, oltre al sentimento religioso, il senso di appartenenza al territorio e alle sue tradizioni.
L’Omnicomprensivo di Nocera con una nota ha voluto ringraziare la professoressa Francesca Coccia “che, con la consueta maestria, ha organizzato l’evento, in collaborazione con la parrocchia nocerina”.