La situazione alla Saxa (ex Tagina) di Gualdo Tadino sta diventando sempre più difficile dopo che le organizzazioni sindacali Filctem Cgil e Femca Cisl hanno dichiarato lo stato di agitazione. I dipendenti hanno iniziato una permanenza allo stabilimento per dimostrare il loro attaccamento al lavoro, aspettando la ripresa delle normali attività lavorative, come spiegato dai sindacati.
Questa decisione è stata presa per mandare un segnale, vista l’incertezza che da mesi sta attanagliando i dipendenti della Saxa Grès. Infatti, la produzione è stata interrotta dall’estate scorsa, a causa dell’aumento esponenziale del costo del gas necessario ad alimentare i forni per la produzione delle mattonelle in ceramica.
La scadenza sempre più vicina della cassa integrazione ha aggiunto ulteriore preoccupazione ai lavoratori. Infatti, manca meno di un mese alla cessazione dell’ammortizzatore sociale.
Intanto il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, dai microfoni di Radio Tadino ha parlato anche della situazione dello stabilimento gualdese di Saxa, definendola complessa. “Azienda e sindacati hanno attivato un tavolo istituzionale in Regione. Per quanto mi riguarda non ci sono problemi nel tenere un consiglio comunale aperto sulla vicenda (richiesto dai gruppi consiliari di centrodestra, ndr), anche perché non c’è nulla da nascondere. C’è da lavorare tutti insieme, azienda, lavoratori, sindacati e istituzioni, per trovare una soluzione al fine di far ripartire la produzione.”
Presciutti ha parlato anche dell’impianto per la produzione di biometano, la cui richiesta fa parte del piano industriale sottoscritto nel 2018 da azienda, Regione e sindacati.
“Questi iter sono molto lunghi e complessi, come è giusto che sia perchè bisogna valutare tutte le questioni – ha evidenziato – E’ stata convocata una Conferenza dei Servizi Preliminare poiché le autorizzazioni sono di competenza regionale. Il Comune e gli altri enti devono esprimere i propri pareri per quanto di loro competenza: nel nostro caso si tratta di compatibilità urbanistica. Per l’aspetto ambientale dovranno pronunciarsi l’Arpa, l’Asl e altri.”
“Relativamente alla realizzazione dell’impianto, la mia posizione è quella non solo dell’associazione Amici della Terra, ma anche di Legambiente e di altre associazioni ambientaliste – ha proseguito – Si tratta di un gas naturale prodotto non da un inceneritore ma in una camera stagna in cui viene introdotta soltanto la frazione organica, quindi niente plastica, niente vetro e simili. L’energia prodotta sarà poi a disposizione dell’area industriale e può far diventare competitivo il territorio. In ogni caso il 23 febbraio inizierà la Conferenza dei Servizi Preliminare e in quella sede vedremo il progetto, poi chiunque potrà fare le proprie considerazioni.”