Nel mese di febbraio il Team Antibullismo dell’Istituto Omnicomprensivo “Dante Alighieri” di Nocera Umbra, con referente la professoressa Ludovica Marchetti, ha proposto un’indagine sulla diffusione di bullismo e cyberbullismo nella scuola nocerina.
E’ stato così somministrato un questionario conoscitivo anonimo rivolto non agli alunni, ma anche ai genitori e agli insegnanti dei vari dei vari ordini di scuola, a partire dai piccoli della Primaria fino ai ragazzi della Secondaria di Secondo grado, “perché è solo attraverso il coinvolgimento e la collaborazione tra la scuola e la famiglia che si può conoscere, prevenire, affrontare e risolvere fenomeni di bullismo o di cyberbullismo che possono presentarsi”, evidenzia l’istituto.
L’obiettivo è proprio quello di sensibilizzare alunni, famiglie e insegnanti su questi temi attraverso la conoscenza del fenomeno, il monitoraggio della sua diffusione e un confronto attivo e continuativo per contrastarlo.
Ecco che nei giorni scorsi, presso le Scuole Secondarie di primo grado di Nocera Umbra e Valtopina, le classi seconde hanno partecipato a 4 ore di formazione sempre su queste tematiche, attraverso attività laboratoriali e ludiche.
Gli incontri, sempre organizzati dal team e previsti all’interno del progetto finanziato dall’USR dell’Umbria per contrastare il fenomeno del cyberbullismo, sono stati tenuti dagli esperti dell’associazione Pepita di Perugia, che da anni collabora con l’Istituto.
Pepita, attiva nella realizzazione di attività di prevenzione e contrasto ai fenomeni analizzati, lavora nelle scuole da 15 anni con metodo dinamico e non frontale, sviluppato attraverso attività interattive guidate da educatori professionisti, affinché il ragazzo finisca il percorso formativo con valori e visione propri e non concetti astratti.
“Il bullismo è ormai una malattia cronica di ogni territorio, grande o piccolo e i social network sono uno degli strumenti di violenza e presa in giro nei confronti dei giovanissimi. Per questo il nostro Istituto, da anni, è attento ai comportamenti dei propri studenti, i quali devono essere consapevoli dei rischi legati all’utilizzo della rete e capaci di denunciare comportamenti scorretti , anche laddove si è direttamente coinvolti. Quella dei social è una realtà pericolosa che i giovani non sanno affrontare da soli. Hanno bisogno di una rete composta soprattutto dalla famiglia, dagli insegnanti e dalle forze dell’ordine: la collaborazione tra le diverse figure educative può fare la differenza”, evidenzia la professoressa Ludovica Marchetti, referente del team antibullismo.
Molto interessante e coinvolgente per i ragazzi è stata la partecipazione allo spettacolo “In Catene” il 21 febbraio, messo in scena da gli Educattori, un’associazione e compagnia teatrale, che ha visto spettatori attivi le classi delle scuole Secondarie di Primo e Secondo grado di Nocera Umbra e Valtopina e di alcune classi della Scuola Primaria di Valtopina. L’iniziativa è stata una nuova occasione per parlare e riflettere in modo costruttivo sui temi del bullismo e cyberbullismo.
Allo spettacolo di Valtopina erano presenti anche alcuni rappresentanti delle istituzioni, il vicesindaco Graziano Coccia, il consigliere Mirko Egidi e una rappresentanza dei carabinieri della stazione di Valtopina con il comandante maresciallo Angeli.