“La notizia che sono stati assegnati lavori per il recupero dell’ex ospedale di Gubbio per la realizzazione della Casa di Comunità è il risultato di anni di impegno esercitati da Cgil, Cisl Uil e dalle organizzazioni dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil”.
Lo scrivono in una nota Fabrizio Fratini, Antonello Paccavia e Sandro Belletti per Cgil, Cisl e Uil territoriali, insieme ad Alessandro Piergentili, Sandro Belletti e Gino Pannacci per i sindacati dei pensionati.
“Da diverso tempo con diverse iniziative e attraverso incontri di contrattazione sociale con il Comune di Gubbio, con la Usl e con il distretto, Cgil, Cisl e Uil hanno posto la necessità della realizzazione della Casa della Salute (oggi di Comunità) nel vecchio Ospedale di Gubbio – scrivono i sindacati – Per recuperare un immobile di pregio e per riqualificare un’area nevralgica nel centro della città, ma soprattutto per avvicinare ai cittadini i servizi di base, in un progetto di accorpamento funzionale, per garantire una integrazione delle prestazioni ed una migliore prevenzione e tutela della salute”.
Ora, la mobilitazione continuerà – avvertono Cgil, Cisl e Uil – affinché vengano superate le criticità esistenti nel sistema sanitario umbro, ad iniziare dall’ospedale di Branca, dalle liste di attesa e per chiedere che le Case di Comunità svolgano il ruolo che la legge loro assegna, con la dotazione di personale adeguato.
“È però necessario – sottolineano ancora i sindacati – affinché il ridisegno della sanità si completi superare la fase di stallo e realizzare la casa di comunità anche presso l’ex ospedale Calai di Gualdo Tadino”.
“Cgil, Cisl e Uil, insieme ai sindacati dei pensionati, continueranno la mobilitazione per il sistema sanitario pubblico in Umbria, che sta vivendo una fase di forte criticità nel dare risposte ai cittadini, in modo particolare quelli più deboli, ed è sottoposto alle spinte di privatizzazione dovute alle scelte della giunta regionale”, concludono i sindacati