Venerdì 7 aprile 2023 tornano a Gualdo Tadino le emozioni della Sacra Rappresentazione della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, portata in scena nell’affascinante spazio del centro storico. La Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo, patrocinata dal Comune di Gualdo Tadino, é la rievocazione storica di uno dei momenti più forti dell’anno liturgico, una tradizione popolare antica di oltre otto secoli, tra le più attese dalla cittadinanza e dai turisti, ogni anno presenti in gran numero a conferma del successo dell’evento.
Al tramonto, per le strade della città, sfilerà un corteo, tanto arcaico quanto bello, che ricorda la morte di Gesù. Con il suo lento procedere, la Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo rievocherà, in un programma d’intensa liturgia pasquale, la Passione di Gesù nel rispetto della tradizione medievale tramandata dalla Confraternita di S. Maria dei raccomandati, i cui associati indossavano caratteristici sacchi bianchi con cappuccio. Un imponente corteo che anche quest’anno impegnerà oltre duecento persone, tra attori, figuranti, comparse, adulti e bambini, lungo le vie della città. Il corteo terminerà come sempre in Piazza Mazzini, dove si consumerà il dramma della Crocifissione.
Questa antichissima rapresentazione, che è da annoverare tra le più antiche ed espressive della regione Umbria, nel medioevo era composta in massima parte dai membri delle Confraternite gualdesi, vestiti di sacchi di colore e distintivi diversi, che procedevano a coppia cantando e salmodiando le laudi, di cui la città conserva una preziosa raccolta. Sull’impronta lasciata da queste compagnie laicali, ha preso corpo la grandiosa e spettacolare processione figurativa e drammatica del Venerdì Santo che ogni anno, dal sec. XIII, muove dalla chiesa di San Francesco, dove è custodito il simulacro del Cristo Morto; nel suo lento procedere per le vie della città rappresenta, con oltre duecento personaggi, suddivisi in quattordici quadri viventi, la tradizionale sequenza del dramma storico della Passione e degli episodi più espressivi della Via Crucis. Al suono della “battistrangola”, un gruppo d’incappucciati annuncerà la Processione che sfilerà alla luce delle fiaccole rappresentando le fasi più belle e cruente della cattura, del processo, dell’ascesa al Calvario e della crocifissione di Gesù. Chiuderanno, in modo molto espressivo, il simulacro del Cristo Morto (sec. XVIII) trasportato per antica tradizione dalla Confraternita della SS. Trinità, la statua della Madonna Addolorata e il popolo dei fedeli. Una ricostruzione fedelissima che riporterà indietro nel tempo.
Lo spessore drammatico di tale rievocazione, pur nella semplicità del cerimoniale, raggiungerà toni elevati in piazza Mazzini, dove si consumerà il dramma della crocifissione in un ambiente fatto di penombra, di buio, quasi sacro, nel quale alcuni accorgimenti teatrali sapranno creare quella affascinante armonia di colori, luci e suoni che coinvolgeranno e stupiranno lo spettatore. In questo emozionante scenario, da alcuni anni terminale della Sacra Rappresentazione, sarà rivissuta la dolorosa vicenda della Passione in conformità di un brano letterario tratto della prima lauda dell’antico laudario lirico appartenuto alla Confraternita di S. Maria dei Raccomandati di Gualdo, detta anche del Gonfalone, le cui origini risalgono al XIII secolo.
La Confraternita, infatti, ha elaborato una propria letteratura in volgare di preghiere e, soprattutto, di laudi, testi di facile comprensione per tutto il popolo dei credenti, che gli affiliati cantavano per consuetudine nella loro chiesa durante i riti e le cerimonie della Pasqua. Dalle origini popolari del laudario lirico e dalla struttura del codice si trae la convinzione che i confratelli di ambo i sessi, ebbero origini mariano-laudesi prima di trasformarsi in Raccomandati di Maria. Ipotesi confermata dai testi delle tredici laudi contenute nel Laudario, i cui soggetti sono tutti sacri, con un unico concetto predominante, quello di invocare da Dio il perdono per il tramite della Vergine Maria.
Il codice cartaceo, ricoperto con più antiche pergamene, infatti, è opera di poeti popolari del luogo, come conferma la lingua volgare utilizzata, che presenta parole ed espressioni che trovano fedele riscontro nel dialetto parlato ancora oggi dalla popolazione gualdese.
Simile rispondenza è confermata anche nella partecipazione di oltre duecento figuranti, giovani e meno giovani, che a Gualdo Tadino, con l’originario spirito devozionale, ogni anno rendono possibile la Sacra Rappresentazione e che vivono con intima partecipazione la sua storia. Tante persone che con grande spirito comunitario e impegno si assumono l’onere di partecipare in modo del tutto volontario a una delle manifestazioni più belle e con il desiderio di vivere uno dei momenti più forti dell’anno liturgico, in modo ancora più intenso e più profondo. Un ringraziamento sentito a tutti quelli che, nei diversi ruoli e con le diverse competenze, nel corso di questi anni hanno reso, e ancora oggi rendono possibile questa manifestazione, che sa rinnovare sempre forti emozioni, per essere una grande tradizione popolare e un evento unico nel nostro comprensorio.
L’associazione esprime un sentimento di gratitudine, doveroso e particolare, al sindaco Massimiliano Presciutti e agli assessori Barbara Bucari e Paola Gramaccia, per aver agevolato l’evento supportato dal sostegno dell’Amministrazione comunale, e al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Gualdo Tadino, Angela Codignoni, per la sensibilità dimostrata nei confronti della città e dell’Associazione Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo.
Il programma prevede il consumo, della tradizionale cena del mercoledì santo – alle ore 20,00 del 5 aprile presso il CVA di Rigali – aperta a tutti i protagonisti della Sacra Rappresentazione. È il piacere che deriva dallo stare con gli altri a tavola. Il pasto conviviale, minestra di pane raffermo, con erbe di campo, pancetta di maiale, pomodori, aglio, cipolla, baccalà, la cosiddetta acqua cotta, è quello in cui ci si confronta assaporando gusti e alimenti che hanno una storia e un significato simbolico legato alle tradizioni e ai riti della Pasqua.
IL PROGRAMMA – Il corteo sfilerà lungo il seguente itinerario: Via Bersaglieri – Corso Piave – Piazza Martiri della Libertà- Via R. Calai – Via Nucci – Vicolo Largo – Via Cesare Battisti –Via Roberto Calai – Via Franco Storelli – Giardini Pubblici – Via Franco Storelli – Piazza Martiri della Libertà – Via Bersaglieri. Alle ore 22,00 circa, in piazza Mazzini, si svolgerà il dramma della crocifissione.