Martedì 11 aprile torna la storica Festa della Madonna di Montecamera

L’11 aprile, primo martedì dopo Pasqua, torna la festa della Madonna di Montecamera, una ricorrenza che ha origini molto antiche. Si ha infatti notizia di offerte per questa manifestazione religiosa già dal 1647 (“S’è speso per carità alli fratelli nel ritorno di Monte Camera” dal libro delle uscite del Santissimo Sacramento in Pieve di Compresseto anni 1628-1721 pag. 36a).

Si racconta che, scoppiata una terribile pestilenza, la popolazione sana di Pieve di Compresseto, il martedì di Pasqua, si recò in processione al Santuario di Monte Camera (sei chilometri attraverso monti e boschi) per implorare la grazia alla Madonna. Quando tornò, si vide venire incontro gli appestati ormai guariti.
Da allora, ogni anno, la popolazione di Pieve di Compresseto, Poggio Sant’Ercolano e delle località vicine tornano in pellegrinaggio, a piedi, al Santuario.

Per l’occasione gli abitanti di Pieve addobbano il paese a festa e si preparano con grande devozione. La sera di lunedì 10 aprile è in programma uno spettacolo pirotecnico.

Il pellegrinaggio inizia alle 7 del mattino del primo martedì dopo Pasqua; si parte dalla chiesa parrocchiale di Pieve e si giunge intorno alle ore 9 al Santuario. Dopo la Santa Messa, in programma alle 9,30, e la colazione al sacco, alle ore 10,30, si riparte per giungere di nuovo a Pieve di Compresseto intorno alle 13.

La processione è particolarmente suggestiva perché i fedeli suddivisi in giovani e adulti, in uomini e donne, le più giovani vestite con la tunica bianca, seguono i confratelli della Compagnia del Sacramento, a loro volta preceduti da un gruppo di “fucilieri” che aprono la sfilata.

Il corteo, che si muove con qualsiasi condizione meteo, si snoda alle prime luci dell’alba sulle note della banda musicale della città di Gualdo Tadino.

Lo spettatore vive un’esperienza affascinante rimanendo piacevolmente colpito dall’imponenza della processione e dalla straordinaria bellezza del panorama. Il clero e i fedeli procedono per le strade e per i campi in fila, a passo misurato, accompagnando la statua della Madonna, pregando e cantando salmi, inni e litanie.

Dopo la messa, che quest’anno sarà celebrata per la prima volta del neo parroco di San Pellegrino e Caprara don Michele Zullato, sui prati adiacenti verrà consumata una ricca colazione a base di cresce (pizze) pasquali, al formaggio e dolci, uova sode, salumi, pane e vino.

Articolo precedenteLa Fanfara dei Bersaglieri torna al Don Bosco per la serata Avsi
Articolo successivoOspedale Branca, attivato monitoraggio da remoto dei pazienti con dispositivi intracardiaci
Redazione Gualdo News
Gualdo News è il nuovo portale di informazione 2.0 della città di Gualdo Tadino.