È successo sabato scorso a Gualdo Tadino, intorno alle 3.40 del mattino, quando i Carabinieri della locale Stazione, hanno intercettato una Fiat Panda che viaggiava a forte velocità nel centro abitato della città. Il conducente, alla vista dei militari, invece di rallentare si è calzato un cappuccio in testa, spento i fari e accelerato cercando di seminare la pattuglia, che si è posta subito all’inseguimento.
L’inseguimento è durato qualche minuto a velocità molto sostenuta e fortunatamente a quell’ora le strade erano pressoché deserte. I Carabinieri hanno chiesto anche l’aiuto della centrale operativa di Gubbio che ha inviato un’altra auto. Durante il tentativo, disperato, di seminare la pattuglia, l’uomo ha perso il controllo del veicolo e si è schiantato contro il muro di cinta di un’abitazione nella frazione di Cerqueto. Nonostante l’incidente, il conducente ha cercato di ripartire, ma i Carabinieri lo hanno bloccato e fatto scendere dall’auto, togliendogli le chiavi. Sul posto è arrivata anche un’ambulanza del 118 per verificare le condizioni del soggetto, che però sono risultate buone, tranne una lieve contusione a seguito del sinistro.
L’uomo, trentacinquenne, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale aggravata. Dopo i dovuti accertamenti è stato scoperto che guidava sotto l’effetto di sostanze alcoliche, con un tasso di positività di 1,01 g/l. Non finisce qui, perché non aveva neanche la patente di guida, perchè già sospesa.
Per lui sono scattate le sanzioni per varie infrazioni: eccesso di velocità in centro abitato, divieto di sorpasso, circolazione contromano, attraversamento di incroci senza rispettare i diritti di precedenza, guida con patente sospesa e in stato di ebbrezza. Il Giudice del Tribunale di Perugia, nella stessa mattinata, nel corso di giudizio direttissimo ha convalidato l’arresto e per patteggiamento ha condannato il soggetto a un anno di reclusione con pena sospesa.