E’ stata inaugurata sabato 20 maggio la nuova gestione dei tre rifugi dell’area di Valsorda (Perugia, Chiesetta, Cannuine o “dei Pecorai”) da parte dell’associazione Vivere Valsorda che se ne occuperà nei prossimi anni dopo la vittoria del bando per l’affidamento promulgato dalla Comunanza Agraria Appennino Gualdese.
Vivere Valsorda è un’associazione culturale nel settore ambientale naturalistico, nata per far conoscere l’Appennino Umbro-Marchigiano a partire dalla Valsorda, utilizzando la rete dei tre rifugi di proprietà collettiva per attività politematiche che si inseriranno nelle traiettorie di progetto “La Montagna Multifunzionale“.
All’inaugurazione erano presenti il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, il vicepresidente della Giunta regionale e assessore all’ambiente Roberto Morroni, la presidente della Comunanza Agraria Appennino Gualdese, Nadia Monacelli, oltre ai gestori dei rifugi.
Immersi nello splendore del paesaggio appenninico, anche in collaborazione con altre realtà e associazioni che vi operano, oltre che con la Comunanza Agraria, gli esperti accompagnatori dell’associazione illustreranno la natura dei luoghi, i prodotti della montagna, la varietà della flora e fauna appenninica a tutti coloro che – residenti o turisti – vorranno compiere percorsi di riscoperta o approfondimento delle ricchezze del nostro territorio e delle proprietà collettive dell’Appennino gualdese.
“Si aggiunge un altro importante tassello al progetto “Montagna delle Meraviglie”, costruito insieme a tanti gualdesi a partire dal 2020 innanzitutto come una visione condivisa e partecipata delle proprietà collettive e, più estesamente, della montagna – sottolineano dalla Comunanza – Valorizzazione del patrimonio faunistico, degli antichi itinerari e del Sentiero Italia, escursionismo, promozione e mantenimento delle forme d’arte legate al paesaggio, attività micologiche, una biblioteca della montagna, loisir e meditazione e più in generale recupero della dimensione del benessere fisico/mentale legato alla meditazione in montagna… sono tutte attività già individuate e condivise che troveranno nei prossimi anni maggiore sostanza.”