Valle del Fonno, Presciutti lancia l’allarme: “Agire subito per evitare un nuovo disastro”

“Occorre nominare al più presto un Commissario ad acta con poteri straordinari sul modello “Ponte di Genova” per far partire il prima possibile i lavori di messa in sicurezza della Valle del Fonno ed evitare un secondo Vajont, visto anche quello che recentemente i cambiamenti climatici hanno provocato in Emilia Romagna e non solo”.

Così ha esordito il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti nella conferenza stampa convocata questa mattina, martedì 30 maggio, sulla messa in sicurezza dall’area della Rocchetta e la tutela della risorsa acqua. Presente nell’occasione l’intera Giunta Comunale.

Il primo cittadino gualdese ha lanciato l’allarme per la situazione della Valle del Fonno, interessata quasi dieci anni fa da una alluvione che devastò l’area con tonnellate di detriti e ciottoli che, trascinati dall’acqua lungo la Coda del Diavolo, si depositarono nella zona delle sorgenti storiche.

I recenti disastri provocati dall’alluvione in Emilia Romagna, con gli esperti che segnalano la possibilità che questi eventi si ripetano con sempre maggiore frequenza, ha messo in allarme l’amministrazione comunale gualdese.

“I continui cambiamenti climatici che colpiscono sempre più zone anche in Italia ci dicono che i disastri ambientali che possono verificarsi sono sempre più frequenti e non è raro che quello che dieci anni fa è avvenuto nella Valle del Fonno a Gualdo Tadino possa ripetersi – ha detto Presciutti – Per scongiurare un nuovo disastro ambientale in quell’area, che ancora non è stata messa in sicurezza nonostante ci siano tutte le risorse stanziate per farlo, e per esigere di intervenire al più presto, dunque, oggi la nostra amministrazione comunale è qui per chiedere alla Regione Umbria e al Governo, al quale scriveremo formale richiesta, la possibilità di nominare un Commissario ad acta con poteri straordinari sul modello “Ponte di Genova” per effettuare degli interventi in questa zona.”

“Gli interventi di messa in sicurezza dell’area sono infatti ad oggi bloccati, nonostante ci siano le risorse stanziate e i lavori siano a totale carico dell’azienda Rocchetta, e questo non è più procrastinabile visto che li c’è un pericolo vero – ha concluso Presciutti – Se non vogliamo rischiare di veder venir giù la montagna ed evitare di piangere morti, occorre agire subito”.

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Redazione Gualdo News
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