Nuovo successo per la seconda presentazione del libro “Racconti”, di Ruggero Luzi, edito da Edizioni Era Nuova, tenutasi presso la chiesa di San Giuseppe, a Sigillo, lo scorso sabato 27 maggio.
La meravigliosa costruzione, che coniuga l’arte in un connubio di tracce medievali e barocche, è stata cornice preziosa ed è riuscita a sublimare le letture di alcuni brani e l’interpretazione teatrale di uno dei racconti, il tutto curato da Note di Teatro.
La pièce, messa in scena da Stefano Galiotto e Monica Pica a conclusione del pomeriggio letterario, ha lasciato sbalordito il folto pubblico intervento all’ombra del Monte Cucco regalando forti emozioni.
Esempio di perfetta simbiosi interdisciplinare, il libro di Luzi non è stato solo un semplice momento di approccio ad uno scritto e al suo autore, ma vero momento d’incontro tra corpo, mente, parola e anima: elementi cardine del volume.
Attraverso la partecipazione dell’editor del testo, lo storico e scrittore Matteo Bebi, e dell’autrice della prefazione, la filosofa e insegnante Eleonora Luzi, si è reso possibile sbirciare attraverso una porta spesso chiusa e dimenticata, confine tra mondo immaginato, impresso sulla carta, e mondo reale, pensato e percepito.
Racconti introspettivi, di autoanalisi, un medico che osserva la condizione umana, il medico che cura il corpo ma che è affascinato dalla psiche. La mente imprevedibile di quelli che incontra, che lo turbano e lo tormentano.
Con occhio clinico, Ruggero Luzi studia l’inquietudine, la banalità dei suoi personaggi, che a tratti diventano dei burattini tragicomici, senza dimenticare il piacere della scrittura e della lettura; non passa inosservata la profonda cultura dello scrittore, che lascia trapelare indizi che ci portano alla letteratura russa, ma anche all’italiana eleganza nella costante ricerca di trasparenza e semplicità espressiva.
L’evento, sostenuto e patrocinato dal Comune di Sigillo, ha visto la partecipazione e l’intervento del sindaco, Giampiero Fugnanesi, e del vicesindaco e assessore alla cultura Annalisa Paffi, che si sono detti entusiasti, certi dell’importanza della cultura e della sua divulgazione, in qualsiasi forma, e felici per l’ottima risposta di un pubblico vivo e partecipativo.