Domani, mercoledì 7 giugno, alle ore 16 i sindacati Cgil, Cisl e Uil organizzano un presidio davanti all’ex ospedale Calai per dire “basta allo smantellamento della sanità pubblica in Umbria ed in particolare sul territorio dell’Alto Chiascio”.
“Continua – si legge in una nota dei tre sindacati – la situazione di stallo per le visite specialistiche presso l’ospedale di Branca in quanto le agende sono chiuse e vengono aperte in maniera ristretta, costringendo i cittadini alle emigrazioni presso altre strutture pubbliche e private. In alcuni reparti vi sono ritardi e situazioni non più sopportabili, che rischiano di produrre gravi ripercussioni per la tutela della salute, specie delle persone più deboli e anziane. Nel frattempo – rimarcano Cgil, Cisl e Uil – si dirottano risorse pubbliche verso il privato, senza un piano di assunzioni per il personale e per i medici, impoverendo le strutture pubbliche della regione”.
“È necessario ridefinire nuovi modelli organizzativi, condivisi con le organizzazioni sindacali rappresentative dei pensionati, dei lavoratori e lavoratrici, dei dipendenti della sanità, per un maggiore trasferimento di risorse, per il potenziamento dell’assistenza sul territorio, ridefinendo la funzione ed il ruolo dell’ospedale di Branca, evitando la sua declassificazione – continuano i sindacati – E per quanto riguarda l’ex ospedale Calai è necessario che le istituzioni interessate concretizzino gli impegni reciproci, a partire dalla delibera regionale del 24 maggio 2023, per l’ospedale di comunità, in quanto struttura che opera una forte integrazione tra i vari servizi sanitari, dalla medicina di base, a quelli sociali, alla rete delle cure intermedie, ai servizi di assistenza specialistica ambulatoriale, decongestionando l’ospedale di Branca”.