Dopo quasi un decennio, è arrivata l’assoluzione con formula piena per il dirigente del Pd gualdese Giorgio Locchi e per suo padre Giancarlo. I due, titolari di due agenzie di pratiche auto, nel marzo del 2015 ,finirono sotto inchiesta con l’accusa di abuso d’ufficio e peculato.
All’epoca, la Procura della Repubblica di Perugia sequestrò nell’azienda di famiglia un blocco di oltre trenta pratiche inevase. Inizialmente i due vennero rinviati a giudizio e Giorgio Locchi in quel periodo svolgeva le funzioni di assessore allo Sviluppo economico con la prima giunta Presciutti. Si sollevò per questo un polverone, tanto che il Movimento 5 Stelle ne chiese le dimissioni, ma il sindaco gli confermò la fiducia, così come il suo partito.
Le accuse si sono rivelate infondate, è arrivata l’assoluzione e il Partito Democratico, con una nota pubblica, ha espresso soddisfazione per la sentenza.
“L’iter giudiziario ha fatto chiarezza sulla vicenda, la quale non aveva risparmiato, già in prima battuta, le forze di opposizione da dure prese di posizione e di accusa – dichiarano i Dem – atteggiamenti che hanno finito per investire i protagonisti dell’indagine soprattutto sul piano personale, prima ancora che politico. Nonostante ciò sia il partito, che il sindaco, nell’ottica garantista che contraddistingue la nostra comunità politica – sottolineano dal Pd – non si fecero influenzare dalle accuse politiche e confermarono la loro posizione garantista nei confronti dell’allora assessore. Nonostante la soddisfazione per la piena assoluzione di Giorgio – concludono i Democratici gualdesi – non possiamo esimerci dal ribadire la necessità di un atteggiamento umano e politico che tuteli le persone nella propria integrità morale, prima di arrivare a qualsiasi conclusione”.