Gualdo Tadino ha ricordato ieri i suoi martiri. Sabato 1 luglio è stato il giorno della triste ricorrenza dell’eccidio di quella che era piazza Vittorio Emanuele II e che dopo quei tragici fatti prese il nome di piazza Martiri della Libertà.
Sono trascorsi 79 anni da quel giorno del 1944 in cui quattro partigiani gualdesi, Corradino Anastasi, Riccardo Travaglia, Alessandrino Busetto e Giuseppe Iacopetti, vennero fucilati dai nazisti in ritirata sul fianco della chiesa di San Francesco, appena quattro giorni prima della liberazione della città.
Dal 2014 questa giornata è stata istituzionalizzata, con l’obiettivo di non dimenticare quel terribile atto, e ieri mattina il vice sindaco Marco Parlanti, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, ha deposto una corona di fiori presso il monumento collocato nel muro dove avvenne la fucilazione.
L’eccidio di Piazza Martiri fu l’ultimo atto delle truppe naziste a Gualdo Tadino, le quali costrinsero ad assistere alla fucilazione dei quattro partigiani, oltre ai parenti delle vittime, anche giovani, bambini e anziani.
Sulla stessa lapide posta in Piazza Martiri compaiono anche tutti i nomi degli eroi che si sono opposti, con il sacrificio della propria vita, all’invasore tedesco negli anni della Resistenza: Trento Alimenti (primo martire antifascista), Luigi Anderlini, Fernando Baglioni, Federico Bellucci, Antonio Bori, Ferdinando Castellani, Gusmano Filoni, Alessandro Leani, Gino Farabi (dei 40 martiri di Gubbio), Tommaso Filippetti, Mariano Filippetti, Oreste Mosca, Vladimiro Rosarivo, Alfredo Santinelli, Otello Sordi, Giulio Sorgo, Nicola Tomassini, Giovanni Troiani, don Davide Berrettini (fucilato a San Donato Marche), Natale Passeri e Andrea Viventi.