Ex Merloni, firma tra Regione e Università per la nascita di un polo dei nanomateriali

La firma di un protocollo d’intesa tra la Presidente della Regione UmbriaDonatella Tesei, e il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di PerugiaMaurizio Oliviero, ha caratterizzato la giornata di venerdì scorso dedicata al progetto “Vitality – Ecosistema di Innovazione, Digitalizzazione e Sostenibilità per l’economia diffusa del centro Italia”, finanziato con le risorse del PNRR. La giornata di presentazione del progetto si è svolta a Perugia, presso la Sala dei Notari, organizzata dal Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Ateneo perugino.  

Il progetto Vitality è finalizzato alla creazione di un Ecosistema di Innovazione interregionale che vede la partecipazione di Umbria, Marche e Abruzzo e ha come obiettivo la promozione della collaborazione fra mondo accademico, centri di ricerca, aziende e start-up.   

Questa firma è un altro passo avanti verso la creazione di un polo dei nanomateriali, che ha come luogo di sviluppo l’area dell’ex Antonio Merloni, a Colle di Nocera Umbra, presentato ufficialmente nel settembre del 2021.

Negli ultimi giorni si era addensata qualche nube sul progetto per l’uscita di una delle aziende che avevano aderito, con sede a Fossato di Vico, dissipata dal referente scientifico del progetto, il professor Luca Gammaitoni, il quale aveva sottolineato che ciò non avrebbe pregiudicato il progetto Vitality, che prevede la nascita di due poli d’innovazione: il Polo Nanomat a Colle di Nocera e il Polo Biomat a Terni, quest’ultimo incentrato sui biomateriali.

Complessivamente i due poli attrarranno fondi per circa 30 milioni di euro.

Il Polo Nanomat è dedicato alla scienza e alla tecnologia dei materiali nanostrutturati e alle loro applicazioni in dispositivi innovativi. I nanomateriali sono costituiti da particelle o aggregati di dimensioni estremamente ridotte, comprese tra 1 e 100 nanometri, e, proprio grazie alla ridotta dimensionalità, presentano proprietà fisiche, chimiche, elettriche e meccaniche particolarmente adatte a molteplici utilizzi.  

L’obiettivo principale del progetto è portare avanti un’attività di ricerca volta a supportare la strategia dell’Ecosistema dell’Innovazione per il piano di sviluppo della Regione Umbria, attraverso la creazione di un nuovo parco tecnologico – il Polo Nanomat – dove le attività di ricerca riguardanti i nanomateriali saranno svolte a stretto contatto con le aziende e dove è prevista la nascita di spin-off e start-up originali.  

Il protocollo sottoscritto fra Regione Umbria e Ateneo di Perugia ha come obiettivo la promozione di una strategia comune nell’ambito dell’intervento per la creazione e il rafforzamento dell’ecosistema dell’innovazione.    

Quella che sigliamo oggi non è una dichiarazione di impegni, ma una prima, vera e concreta attuazione del progetto. Parliamo di materiali e dispositivi nanostrutturali per lo Spoke 9 e di materiali e dispositivi biocompatibili per lo Spoke 10” – ha dichiarato il rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, in occasione della firma del protocollo, avvenuta a fine mattinana al Salone d’Onore di Palazzo Donini – Voglio sottolineare che agire per la sostenibilità comporta anche il coraggio di fare delle scelte in grado di candidare il nostro territorio, insieme alla nostra Università, a diventare un punto di riferimento. È anche grazie a questo progetto che la sostenibilità, dopo essere stata solo qualcosa di raccontato per molti anni, finalmente diventa qualcosa di reale e tangibile. La sfida, ora, sarà riuscire a dimostrare che sapremo utilizzare al meglio le risorse disponibili per mettere in moto, insieme ai nostri riferimenti istituzionali, in primis la Regione e quindi il sistema delle imprese, un processo virtuoso con ricadute importanti”.  

“Si tratta di un progetto fondamentale sulla ricerca, che ricade su aree di crisi complessa. Questo protocollo dimostra ancora una volta l’importanza della collaborazione e la capacità di istituzioni e imprese di saper fare squadra – ha detto la presidente della Regione Umbria, Donatella TeseiPer ottenere risultati nei settori cardini della regione, è imprescindibile lo stretto rapporto con l’Università degli Studi di Perugia, che è grande patrimonio e rappresenta una vera e propria risorsa per la nostra Umbria”.

A seguire, il professor Luca Gammaitoni, referente scientifico del progetto per l’Università degli Studi di Perugia ha affermato che “questo è un momento molto importante per il progetto e per la comunità civile che vive in Umbria. Abbiamo voluto siglare un accordo che rappresenta un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza. Due territori, che un tempo erano un giardino, oggi sono diventati aridi. Noi vogliamo irrigarli e seminarli di nuovo e il primo seme viene gettato proprio in questo momento, con la firma del protocollo d’intesa. Certamente servono le imprese e serve, soprattutto, la politica che vuole far crescere i territori.

Infine, l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Umbria, Michele Fioroni ha sottolineato che “la collaborazione con l’Università rientra tra quelle azioni di sistema che contribuiscono a costruire una politica di sviluppo di successo di medio-lungo periodo. Le azioni che verranno messe in campo nei prossimi mesi e anni potrebbero cambiare il volto di aree come Nocera Umbra, e contribuire al rilancio dell’area di crisi complessa di Terni.”

Articolo precedenteArriva il rock adrenalinico degli Hellvillum. Ecco il singolo High Feeling
Articolo successivoA Cerqueto cena di beneficenza per sostenere le vacanze degli “Abili Speciali”
Redazione Gualdo News
Gualdo News è il nuovo portale di informazione 2.0 della città di Gualdo Tadino.