Addio a Fausto Pecci, creò il mito della discoteca Papillon

“Fa’, facci entrare” “Fa’, c’ho solo questi, me fai lo sconto?”. E lui, dopo aver fatto la parte di quello che non può cedere a tutte le richieste, dalla cassa faceva un cenno a chi si trovava all’ingresso così che noi, poco più che ragazzini sempre squattrinati, potevamo avere accesso a quello che era uno dei locali più di tendenza del centro Italia, il Papillon.

A 72 anni, dopo aver a lungo combattuto contro un male incurabile, questa notte Fausto Pecci ci ha lasciato. Tante le persone che in queste ore lo stanno ricordando sui social.

Quella discoteca che ha fatto la storia del clubbing in Umbria e non solo, Fausto Pecci, Angelo Luzi e i fratelli Franco e Guglielmo Petrelli la aprirono nel 1976 e diventò da subito un punto di riferimento per il mondo della notte.

GLI INIZI – Dopo le prime esperienze lavorative nelle ferrovie, da giovanissimo intuisce le potenzialità dei locali e, insieme ad Angelo Luzi, nei primi anni Settanta inizia a gestire il Flaminio, locale nella zona della stazione ferroviaria di Gualdo Tadino che subito viene preso d’assalto dai giovani dell’epoca. Lì suonano gruppi provenienti un po’ da tutta Italia, tra cui uno capitanato da un semisconosciuto Renato Fiacchini, che da lì a qualche anno diventerà Renato Zero e terrà poi un concerto anche al Papillon.

1983: Fausto Pecci sulla consolle mobile del Papillon accanto a Franco Moiraghi. Dietro, Sauro Fiorucci.

LA STORIA DEL PAPILLON – Nel 1976 la nascita del Papillon, nome proposto da Daniele Mancini, architetto neolaureato che disegna gran parte degli interni in modo moderno, accattivante e sorprendente. Ed è subito boom.

Nel 1980 Fausto e Angelo diventano i soli proprietari del locale, i cui interni vengono cambiati totalmente. Viene installata la prima consolle mobile in mezzo a un palco luminoso, su idea degli allora dj Carlino Mix e Enrico Frau, così come luminose diventano le colonne che dividono in due la discoteca, con la mitica farfalla, anch’essa luminosa, che campeggia in fondo al locale.

Là dentro suoneranno gruppi e cantanti che hanno fatto la storia della musica italiana e non solo. Per citarne alcuni: Pooh, Nomadi, Renato Zero, Antonello Venditti, Franco Califano, Loredana Bertè, Ornella Vanoni, Fabio Concato, il Banco, Matia Bazar, Alan Sorrenti, gli “spaziali” Rockets. Moltissimi gruppi e cantanti in voga negli anni Ottanta (Righeira, Gruppo Italiano, Sandy Marton, Den Harrow, ecc) e cabarettisti (Gigi Sabani, Gigi e Andrea, Zuzzurro e Gaspare, Massimo Boldi, Ezio Greggio e tanti altri) sono saliti sul palco del Papillon.

Il Papillon ha avuto come dj resident e come “special guest” il gotha delle consolle italiane, tra cui i producer internazionali Franco Moiraghi e Marco Trani, e i resident Mario Passeri, Luigi Guida, Gianluca Anniballi, per dieci anni Sauro Fiorucci e Antonello Angeli, Funny e Danilo Fiorucci.

Il massimo della popolarità lo raggiunse nel 1982, quando partecipò alla trasmissione Rai “Discoteca Festival”, una sorta di campionato tra le più importanti dance-room italiane, ottenendo il secondo posto dietro al mito assoluto dei locali da ballo: il Piper di Roma. Quel successo accrebbe ancora di più la notorietà della discoteca gualdese, tanto che fu più volte scelta dalla Rai per registrarvi al suo interno svariati programmi musicali.

Per oltre dieci anni il locale è stato un autentico punto di riferimento per tutta l’Italia centrale, da Roma a Firenze a Rimini. Un notevole riscontro ebbe anche un disco prodotto dalla “Papillon Records”, l’etichetta discografica creata sulla fama del locale. Il singolo “Hey Everybody” dei Cinnamon (mixato da Franco Moiraghi), tuttora reperibile in diverse aste di e-bay, raggiunse la vetta della classifiche dance italiane ed europee.

Cinque anni fa, in occasione della prima “serata Papillon” a Cerqueto, Fausto e Angelo vennero accolti con un autentico boato dal numeroso pubblico.

Quella di Fausto Pecci resterà un’impronta indelebile nella storia del clubbing, ma anche della città di Gualdo Tadino e di tutto il territorio.

I funerali si terranno lunedì 16 luglio alle ore 16 nella chiesa di Santa Maria Madre di Dio di Gualdo Tadino.

Ai figli Andrea, Francesca e Alessandro, alla sorella Marinella e ai familiari le condoglianze da parte della redazione di Gualdo News.

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Redazione Gualdo News
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