2,1 milioni di euro dal Pnrr per Villa Luzi: ecco cosa diventerà

Altri due finanziamenti del Pnrr, relativi ad altrettanti progetti distinti, sono arrivati a Gualdo Tadino e nello specifico per il recupero di Villa Luzi.

Dopo i 600mila euro accordati per “La casa del custode, per realizzare appartamenti e servizi in favore delle persone con disabilità rimaste sole, il cosiddetto “Dopo di noi”, il Ministero dell’Interno, sempre attraverso i fondi del Pnrr, ha destinato un ulteriore contribuito di 1,5 milioni di euro per la manutenzione straordinaria, l’accessibilità e l’abbattimento barriere architettoniche per il corpo centrale della villa di via V Luglio, acquistata dal Comune di Gualdo Tadino e dagli allora Istituti Riuniti di Ricovero nel 1991 e fino ad oggi, per diversi motivi, mai utilizzata.

I dettagli del progetto sono stati presentati in sala consiliare dal sindaco Massimiliano Presciutti, dal responsabile del settore Lavori Pubblici del Comune, Marco Tini, e dal geometra Massimiliano Mariani, referente del gruppo di lavoro che ha realizzato i due progetti.

A livello nazionale su 6.777 opere ammesse al bando, solo 1.971 sono state finanziate (13 in Umbria) e tra queste figura il recupero di Villa Luzi.

“In pochi giorni, da due Ministeri differenti, sono arrivati per questa importante zona di Gualdo Tadino ben 2,1 milioni di euro con i fondi del Pnrr che, oltre a riqualificare larea, serviranno ad offrire nuovi servizi a persone svantaggiate e con diverse disabilità – ha commentato il sindaco Massimiliano PresciuttiRingrazio il gruppo di lavoro che ha realizzato i progetti, scommettendo su loro stessi visto che si tratta di un lavoro risalente ad alcuni anni fa e che era in attesa di un bando, e i dipendenti comunali che hanno svolto un lavoro molto impegnativo per raggiungere l’obiettivo. Questo nuovo finanziamento – ha detto ancora Presciutti – ci consentirà di raggiungere tre obiettivi: recuperare l’area di Villa Luzi, rispondere a esigenze reali del territorio in tema di servizi e di assistenza ai disabili e alle persone svantaggiate, e quindi offrire nuove opportunità di lavoro per i servizi che vi insisteranno”.

Come tempistica di attuazione, da oggi ci sono 15 mesi di tempo per assegnare l’appalto per i lavori, che dovranno essere terminati entro il 2026. Il responsabile dei lavori pubblici, Marco Tini, è però fiducioso di chiudere la prima fase nei primi mesi del 2024.

Il geometra Massimiliano Mariani, in rappresentanza del gruppo di lavoro che ha redatto i progetti, composto anche dagli ingegneri Luca Fiorucci, Matteo Passeri, Giampaolo Scaramucci, Luca Tantari, dall’architetto Walter Cherubini e dal geologo Carlo Moriconi, ha spiegato cosa diventerà Villa Luzi.

L’immobile principale della Villa diventerà un centro socio–riabilitativo ed educativo residenziale per venti disabili adulti da 18 a 65 anni, il massimo consentito dall’attuale legge regionale, che hanno necessità di assistenza continua. Verranno realizzate camere singole e doppie, saranno presenti ambulatori e zone di presidio per l’assistenza continuativa, in parte garantita anche dai servizi principali presenti nell’adiacente struttura Easp “Armando Baldassini”, dove viene già offerta la Residenza Protetta e Sanitaria Assistenziale.

Al piano terra verrà individuata la zona giorno, con laboratorio e spazi ricreativi comuni. L’area esterna sarà sistemata per l’accesso a persone con disabilità motoria, dove è prevista anche l’organizzazione di spazi verdi per l’ortoterapia.

Nella Casa del custode saranno realizzati due appartamenti idonei ad ospitare 10 persone disabili adulte da 18 a 55 anni di età, anche in questo caso coprendo il massimo previsto dalla normativa vigente.

Si tratterà di persone prive del sostegno familiare, che necessitano di un aiuto basilare nello svolgimento delle attività della vita quotidiana, con servizi tipo Housing First (letteralmente “la casa prima di tutto”) e Housing Led, basati sull’inserimento in appartamenti comuni di persone senza dimora, prive di famiglie, con problemi di salute o in situazione di disagio socio-abitativo, che necessitano di assistenza, allo scopo di favorire percorsi di benessere e integrazione sociale.

Una volta completata la ristrutturazione degli immobili dovrà essere sottoscritta una convenzione con l’Usl per la gestione, che rimane al di fuori dei finanziamenti del Pnrr.

Come al di fuori, al momento, resta l’ultima parte del complesso residenziale, gli annessi, per i quali è pronto il progetto di massima in attesa di trovare un bando adeguato per il finanziamento.

In questo caso diventerebbero locali di servizio polivalenti (tipo laboratori didattici, da mettere a disposizione anche di utenti esterni al centro di Villa Luzi) e un ambulatorio di fisioterapia, in modo da completare il recupero dell’intera area.

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Redazione Gualdo News
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