Oltre tre milioni di euro è il costo stimato dalla Provincia di Perugia per sistemare la frana che, a causa delle forti piogge dello scorso 30 giugno, ha invaso la Strada Regionale 444 del Subasio che collega Gualdo Tadino e Assisi, al Km. 16+800 nei pressi del valico di Montemezzo.
L’acqua ha portato al collasso e scivolamento di una grande quantità di materiale terroso/sassoso sull’intera carreggiata, travolgendo e rovesciando irrimediabilmente un tratto di muro di sostegno presente a fondo scarpa.
Lo ha comunicato la presidente Stefania Proietti nel corso dell’ultima seduta del Consiglio provinciale, che ha ha approvato i verbali di somma urgenza per gli interventi e le spese (80 mila euro complessivi) che la Provincia di Perugia ha dovuto sostenere a seguito delle straordinarie precipitazioni verificatesi il 23 e 30 giugno che hanno interessato i territori dei comuni di Assisi, Bastia Umbra, Valtopina, Gualdo Tadino e Nocera Umbra.
Le forti piogge del 23 giugno avevano inoltre provocato danni sulla Sr 147 di Assisi in prossimità del ponte al km 9+600, a seguito dell’esondazione del corso d’acqua sottostante; lungo le SR 444 del Subasio dal km 22+000 al 28+000 e la SP 249/1 di Spello dal km 0+000 al km 3+150, dove la presenza di numerosi fenomeni di distacco e riversamento sulla carreggiata di materiale detritico e materiale roccioso dalle scarpate di monte hanno provocato lesioni alla carreggiata stradale in più tratti con conseguente necessità di interruzione della circolazione stradale per il ripristino delle normali condizioni di sicurezza al transito.
“Su questa alluvione la Regione Umbria sta chiedendo lo stato di emergenza nazionale – sono state le parole della presidente della Provincia Stefania Proietti – e come Provincia abbiamo presentato la rendicontazione, non solo della somma urgenza, ma anche degli interventi per il ripristino complessivo che per quanto riguarda la SR 444 prevede costi stimati di oltre 3 milioni di euro”.
Il consigliere delegato alla Viabilità, Moreno Landrini intervenendo in aula ha spiegato come “questo elemento franoso ad oggi dà delle preoccupazioni perché si tratta del distacco di materiale roccioso e terroso molto consistente e perciò si stanno approfondendo le analisi progettuali propedeutiche per la necessaria opera di messa in sicurezza. Casualmente questa frana è avvenuta in corrispondenza di un relitto stradale che era andato in disuso e quindi questo ha permesso di predisporre rapidamente una viabilità alternativa con l’impiego di impianti semaforici a senso unico alternato, riducendo significativamente il disagio per gli uenti di quella strada”.
Proietti e Landrini, nel loro intervenuto, hanno tenuto a ringraziare il personale dell’ente che prontamente si era messo a disposizione per fronteggiare l’emergenza: dirigenti, tecnici e maestranze dell’Area Viabilità.