In diverse regioni italiane si stanno registrando casi di infenzione nell’uomo da West Nile Virus.
E’ attiva anche in Umbria la sorveglianza sulla West Nile Disease (WND) e ad oggi non è emerso nessun caso di positività. Lo fa saper l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto.
La WND è una malattia causata da un virus che viene trasmessa dalle zanzare e causa forme di meningo-encefalite negli uccelli, sia selvatici che domestici, negli equidi e nell’uomo.
La Regione, sulla base di quanto previsto dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi (PNA) 2020-2025, si è posta come obiettivo quello di una sorveglianza integrata che consenta di individuare precocemente, attraverso programmi mirati, la circolazione del West Nile Virus sul territorio, negli uccelli o negli insetti vettori, al fine di mettere in atto tempestivamente tutte le misure disponibili per prevenire la trasmissione all’uomo.
Nello specifico, per quanto riguarda la sorveglianza veterinaria, la Regione Umbria, ha attivato un Piano regionale di sorveglianza e risposta ai WNV e Usutu (USUV), approvato dal ministero della Salute sulla base di parere favorevole del Centro di referenza nazionale malattie esotiche (CESME), le cui attività di sorveglianza vengono aggiornate e pianificate annualmente in funzione della situazione epidemiologica riscontrata nell’anno precedente.
Le attività di sorveglianza previste dall’aggiornamento del Piano, del febbraio 2023, sono le seguenti: sorveglianza entomologica (sulle zanzare) attuata con cadenza quindicinale da aprile a novembre;
sorveglianza su uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio (da marzo a novembre);
sorveglianza, per tutto l’anno, su esemplari di uccelli selvatici rinvenuti morti;
sorveglianza clinica, per tutto l’anno, negli equidi (WND).
“Alla luce dei controlli effettuati nel primo semestre 2023 – ha dichiarato l’assessore Coletto – sono stati conferiti all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria-Marche, 1096 campioni di cui 125 per la sorveglianza entomologica e 971 per la sorveglianza su uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio e su esemplari di uccelli selvatici rinvenuti morti. Non essendo attualmente disponibile un vaccino per l’uomo, è fondamentale il rispetto delle misure di prevenzione”.
I cittadini possono contribuire a ridurre la circolazione delle zanzare adottando misure che ne limitano la riproduzione:
- mettere al riparo dalla pioggia tutto ciò che può raccogliere acqua
- introdurre pesci in vasche e fontane
- chiudere con coperchi o coprire con teli i bidoni e i recipienti che non possono essere spostati
- svuotare i sottovasi ed altri recipienti almeno una volta alla settimana
- è consigliabile evitare le punture di zanzara tramite l’uso di repellenti cutanei
- soggiornare quanto più possibile in ambienti protetti da zanzariere o provvisti di diffusori di insetticidi ad uso domestico