“Tanto tuonò che alla fine piovve, dopo quattro anni di incontri annunci e fumo negli occhi ecco prospettarsi forse inesorabilmente la parola fine su ogni possibilità di finanziamento coi fondi Pnnr del raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara, opera attesa da decenni e strategica non solo per l’Umbria ma per tutto il centro Italia.”
E’ un intervento senza giri di parole quello del sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, sulla possibilità, riportata da diversi quotidiani nazionali, della rimodulazione dei fondi del Pnrr da parte del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, con la quale verrebbero spostate le risorse da quelle indicate inizialmente per alcune opere del Centro Sud verso altre del Nord Italia, per un valore di 2,5 miliardi euro.
Presciutti parla di “blitz” del Governo e di “penalizzazione del centro-sud” considerato anche che tra le opere che finirebbero “colpevolmente e definitivamente nel cassetto” figura anche il raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara.
Per il sindaco di Gualdo Tadino questa è “la degna conclusione di un teatrino che ormai da anni vede impegnati nella proposta di una dannosa quanto inutile variante del tracciato individuato dai comuni nei loro strumenti di programmazione urbanistica portata avanti con ostinazione anche dal duo Tesei-Melasecche, con l’appoggio di tutta la Giunta Regionale e della maggioranza di centro destra. Un danno incalcolabile figlio dell’approssimazione e dell’arroganza e soprattutto della volontà di non ascoltare le più volte esplicitate prese di posizione e le richieste degli amministratori locali dei territori della dorsale appenninica di Umbria e Marche.”
Presciutti evidenzia che questa infrastruttura ferroviaria, che potrebbe collegare velocemente persone e merci dei territori delle aree interne con gli Hub ferroviari e portuali più importanti del Paese con le relative ricadute economiche, verrebbe “sacrificata sull’altare di una becera quanto inutile battaglia politica ed ideologica. E’ quanto di peggio i cittadini dell’Umbria e delle Marche potessero aspettarsi, ma del resto, purtroppo, ormai non ci possiamo più stupire di nulla dai governi nazionale e regionale, infatti, su questi temi, come su altri, prevale l’ossessiva ostentazione e gestione del potere piuttosto che il bene delle comunità amministrate. Il tutto sulla pelle di territori che da anni soffrono più di altri e che più di altri hanno dimostrato capacità di resilienza.”
Il primo cittadino gualdese annuncia che certamente “non resteremo a guardare in silenzio, così come in altri ambiti strategici come la sanità pubblica universale e gratuita per tutti e il salario minimo garantito per tutti i lavoratori” e di continuare la battaglia “a tutela dei nostri territori e dei nostri cittadini anche sul tema del raddoppio della Orte-Falconara, perché non ci vogliamo arrendere all’idea che possa prevalere l’arroganza e l’approssimazione piuttosto che una visione strategica e di crescita complessiva di tutta la dorsale appenninica di Umbria e Marche”.