Se ne è andata una soccorritrice a quattro zampe, una femmina di labrador che da alcuni anni era in forza al Gruppo Cinofilo Regionale dei Vigili del Fuoco, ed era di stanza anche presso la caserma di Gubbio.
Il suo nome era Arya ed era di proprietà del conduttore Vincenzo Artedia, vigile del fuoco gualdese che fa parte del Gruppo Cinofilo. Arya aveva otto anni e le è stato fatale un tumore alla milza. Nata e cresciuta a Caprara, era stata brevettata alla Scuola Nazionale Cinofila di Volpiano per essere addestrata per entrare in azione in contesti difficili nella ricerca di persone scomparse in macerie e in superficie.
Arya, insieme al suo conduttore, era stata impegnata in operazioni di ricerca in Umbria, Liguria, Toscana, Lazio e Abruzzo. In Umbria sono state due le persone da lei ritrovate vive, a Ripabianca e a Montone.
Dallo scorso anno, a causa della malattia che l’aveva colpita, non era stata più impegnata in ambito operativo. Era stata anche sottoposta a un intervento chirurgico, che purtroppo non è riuscito a salvarla.
Il cane per un cinofilo dei Vigili del Fuoco non è considerato uno strumento di lavoro ma un compagno e un collega con il quale condividere emozioni, soddisfazioni e sacrifici. L’unità cinofila è un team a due, costituito dal vigile del fuoco (conduttore) e dal cane, di proprietà dello stesso. Un rapporto strettissimo che nelle operazioni di soccorso fa emergere sia le capacità umane che dell’animale nella ricerca di persone disperse.