Una panchina intitolata a Ilaria Alpi e Milan Hrovatin. Con l’inaugurazione di questo simbolo in piazza Soprammuro e con l’invito a non archiviare le indagini sul duplice omicidio avvenuto a Mogadiscio nel 1994 dei due inviati della Rai, si è conclusa sabato 16 settembre a Gualdo Tadino la due giorni dedicata alla libertà di informazione promossa dall’associazione Articolo 21 e dal Comune di Gualdo Tadino.
Titolo dell’iniziativa era “Art. 21: Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta a censure”, e ha visto la partecipazione di molti ospiti legati al mondo dell’informazione, tutti nel ricordo dei giornalisti Andrea Purgatori e Ilaria Alpi e del cineoperatore Miran Hrovatin.
Il focus sulla storia dei tre giornalisti e sull’importanza della libertà di informazione è stato posto dal sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti e dal coordinatore di Articolo 21 Beppe Giulietti insieme all’inviato Rai, Enzo Nucci, al presidente della Federazione Nazionale della Stampa Vittorio di Trapani, al presidente Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli, al caporedattore del TGR dell’Umbria Luca Ginetto e ad Aldo Toni, fratello di Italo, giornalista originario di Sassoferrato scomparso a Beirut nel 1980 insieme alla collega Graziella De Palo.
Per impegni professionali non ha potuto partecipare l’inviata Rai Lucia Goracci, che si trova in Libia per seguire la situazione dopo le recenti inondazioni. La giornalista, compatibilmente con esigenze di lavoro, ha detto di voler essere presente a Gualdo Tadino in occasione dei Giochi de le Porte.
La serata di venerdì è stata incentrata sul ricordo e l’esempio di Andrea Purgatori, il famoso giornalista, sceneggiatore, scrittore e conduttore televisivo che nella sua carriera è stato autore di numerose inchieste (la tragedia di Ustica, la scomparsa di Emanuela Orlandi, il caso Moro, la morte di Marco Pantani, solo per citare le più celebri).
In collegamento video il figlio Edoardo che ha ringraziato tutti i presenti per la partecipazione, raccontando suo padre, l’eredità morale che lascia e la reazione toccante dei familiari delle vittime di Ustica alla notizia della sua morte. Nel corso della serata è stato tramesso un video della presidente dell’associazione dei parenti delle vittime, Daria Bonfietti, che ha sottolineato quanto fu determinante il lavoro di Purgatori nell’aprire un varco nella vicenda per ricercare verità e responsabilità.
Nella giornata di sabato è stata ricordata la tragica uccisione in Somalia, in circostanze mai chiarite, di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, inviati della Rai ai tempi dello scoppio della guerra civile nel Paese africano.
In collegamento la portavoce della campagna #NoiNonArchiviamo, Mariangela Gritta Grainer, che ha evidenziato, insieme a Vittorio di Trapani e Enzo Nucci, l’importanza di tenere sempre viva l’attenzione su questa vicenda, sottolineando come la libertà di stampa non sia un diritto solo dei giornalisti, ma di tutti i cittadini, poiché è un termometro della democrazia.
Il presidio di Articolo 21 di Gualdo Tadino, guidato da Oriano Anastasi, ha premiato con delle targhe Beppe Giulietti, Vittorio Di Trapani, Carlo Bartoli, Luca Ginetto, Enzo Nucci e Aldo Toni.
Sabato mattina è stata inaugurata la panchina intitolata ai due reporter italiani uccisi in Somalia, realizzata dalle professoresse Monica Bozzi e Caterina Calabresi in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Gualdo Tadino. Un simbolo che riporta i nomi di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e l’incipit dell’articolo 21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”