Dopo quattro anni San Martino torna ad assaporare il gusto della vittoria dei Giochi. La Porta del priore Gianluca Anzuini e della priora Sara Guidubaldi conquista il nono palio della sua storia vincendo due gare (corsa con il carretto e tiro con l’arco) e giungendo seconda nelle altre due (tiro con la fionda e corsa a pelo).
Un successo netto che ha permesso ai giallorossi di portare nella taverna di via Imbriani lo splendido palio realizzato dall’artista Marco Ercoli, e al priore Gianluca Anzuini, al suo debutto, di aggiungere il suo nome a quello dei predecessori vincenti Giannantonio Gammaitoni, Romano Giombini, Carlo Ragni, Fabio Ippoliti e Andrea Farinacci.
METEO – La giornata della 45′ edizione del Palio di San Michele Arcangelo è stata caratterizzata da pioggia e vento fino al primo pomeriggio. Ma Giove Pluvio, così come il sabato in occasione del corteo storico, ha deciso di risparmiare le gare che si sono svolte senza pioggia.
L’EREDE – Con il somaro Uragano, San Martino ha probabilmente trovato l’erede di Bruno, che quattro anni fa stabilì il record del percorso in 1’51”. Ieri Uragano, con un fondo reso insidioso dalla pioggia e nonostante un impatto con le barriere alla curva Biscontini che gli ha fatto perdere secondi importanti, ha chiuso in 1’59”. Sul carretto c’erano l’auriga Francesco Gatti e il frenatore Andrea Micheletti.
PROTEZIONI – A proposito di protezioni, le nuove installate quest’anno nei punti critici del percorso, costituite da appositi materassi certificati, hanno funzionato benissimo. Ne è testimonianza Uragano che non è riuscito a prendere convenientemente la curva finendo su questi materassi senza riportare alcuna conseguenza, tanto che poi il somaro giallorosso è andato a vincere la gara.
CORSA A CARRETTO – Bene anche Contrappasso di San Donato (auriga Mirko Gustinucci, frenatore Alessandro Scassellati) che ha completato l’anello in 2 minuti e 97 centesimi. Al terzo posto San Benedetto con Barbaro (auriga Andrea Monacelli, frenatore Giovanni Vannozzi) in 2’05” e a chiudere Indio di San Facondino (auriga Mattia Biagioli, frenatore Simone Di Loreto) in 2’12”, nel recente passato uno dei grandi protagonisti dei Giochi di cui si ricorda la vittoria del Palio del 2017 grazie al suo secondo posto da “scosso”.
FIONDA – Anche quest’anno è stata confermata la grande qualità dei fiondatori: tre Porte (San Donato, San Facondino e San Martino) sono andate agli spareggi dopo un 5 su 5 nei rispettivi turni di tiro, con San Benedetto che con Daniele Berardi ha chiuso al quarto posto con 4 bersagli centrati su 5. Negli spareggi Robert Shahini (San Facondino), vincitore dell’ultimo Trofeo Cardinali, esce al primo turno, mentre serviranno ben sette tiri a testa per decretare il successo di Diego Chiocci di San Donato su Valerio Matricano di San Martino.
A metà Giochi San Martino e San Donato sono così appaiate a quota 21, seguite da San Benedetto e San Facondino a 9.
ARCO – Altra gara di elevatissimo spessore è stato il tiro con l’arco. A trionfare è San Martino con Christian Teodori con 42 punti, al secondo posto Luca Castagnoli di San Facondino con 35, terzo Francesco D’Antoni di San Donato con 33 e a chiudere Filippo Ruggeri di San Benedetto con 29 punti.
Alla vigilia dell’ultima gara, la corsa a pelo, San Martino aveva così maturato un vantaggio importante sull’inseguitrice San Donato: 33 punti contro 27, con San Facondino (18) e San Benedetto (12), tagliate fuori dalla vittoria del Palio ma con il chiaro l’intento di vincere la gara più spettacolare.
CORSA A PELO – Dopo una falsa partenza che ha visto disarcionato il fantino di San Facondino Edoardo Angeli, il somaro Indio viene riportato nel box e visionato dai veterinari, che decidono precauzionalmente di tenerlo a riposo per l’ultima gara. Sono così tre le Porte a giocarsi la vittoria della corsa a pelo e due (San Martino e San Donato) quella del Palio, con i giallobianchi che, come unica possibilità per arrivare allo spareggio, hanno quella di vincere con San Martino ultimo.
Uragano, condotto da Emanuele Barberini, non prende però rischi: dopo un breve testa a testa con Barbaro di San Benedetto (fantino Roberto Vinciotti), opta per controllare Contrappasso di San Donato (fantino Simone Collarini) partito da dietro per decisione del giudice di gara Leopoldo Brunelli.
Finisce con la splendida corsa quasi in solitario del debuttante Barbaro, che stacca Uragano e Contrappasso, con i giallorossi che fanno partire la festa per il nono Palio della loro storia.
CLASSIFICA FINALE – San Martino 42 punti, San Donato 33, San Benedetto 24 e San Facondino 21.
PREMIO CORTEO STORICO – Trionfa Porta San Benedetto che si aggiudica il Premio della giuria come miglior corteo storico, conquistando il massimo del punteggio: 30 punti.
La cerimonia, a causa del maltempo, si è svolta in un teatro Talia gremito nel quale hanno preso posto le autorità e gli ospiti del Comune di Gualdo Tadino e dell’Ente Giochi. Tra questi il generale Luciano Garofano, già comandante dei Ris di Parma e volto noto della tv, l’attore e presentatore Beppe Convertini, l’attore Massimo De Matteo e Cecilia Alma Levita, Miss Umbria 2022, che sabato sera ha aperto il corteo storico.
I giudici hanno sottolineato più volte l’altissima qualità offerta da tutte e quattro le Porte, uno spettacolo definito di grandissimo spessore, non nascondendo le difficoltà, proprio per il l’elevato livello dei cortei, nell’individuare la Porta vincitrice, tanto che sono rimasti in riunione fino a tardissima notte.
Nell’occasione l’Ente Giochi de le Porte ha consegnato una targa al generale Garofano, al Gruppo Sbandieratori e Musici di Gualdo Tadino, alla Compagnia Balestrieri Waldum, ai tamburini dei Giochi e al gruppo delle chiarine.
San Benedetto ha vinto con il corteo intitolato “La Bottega d’Arte nel XV secolo”. L’esperienza di Andrea di Michele di Francesco di Cione detto Verrocchio”. Al secondo posto San Martino, quindi San Donato e San Facondino.
Enorme la soddisfazione del responsabile Cristian Matarazzi e dei priori Marco Pannacci e Stefania Comodi. Tutti hanno ringraziato i portaioli per l’abnegazione e per i sacrifici fatti per realizzare lo spettacolo del sabato sera e per il successo impreziosito, hanno detto, dall’alta qualità dei cortei di tutte le Porte.