Non solo docenti e studenti, ma stavolta anche i genitori sono chiamati a confrontarsi con la formazione. In tempi difficili in cui le comunicazioni fra genitori e figli diventano sempre più complicate, in tempi in cui sembrano lontani i temi come responsabilità, educazione, senso civico, al Polo Liceale Mazzatinti di Gubbio ci si ferma per riflettere insieme, genitori e insegnanti, sulla responsabilità genitoriale.
Per comprendere meglio quali sono le responsabilità genitoriali nell’educazione dei figli, per parlare della “culpa in educando”, il Mazzatinti si è affidato a due magistrati d’eccezione: Alfonso Sabella e Diana Russo condurranno venerdì 20 ottobre alle ore 18.30 nell’aula magna “Luciano Stirati” di Piazzale Leopardi a Gubbio, il dibattito “Gioventù difficile, le responsabilità dei genitori nei processi educativi”.
Diana Russo, in magistratura dal 2009, ha svolto le funzioni di Sostituto Procuratore della Repubblica e presso i Tribunali di Palermo, Napoli Nord e Velletri. Si occupa da diversi anni di reati in materia di vittime vulnerabili (maltrattamenti in famiglia, pedofili, violenza sessuale, stalking, prostituzione, immigrazione) settore per cui ha curato pubblicazioni e ricoperto incarichi di docenza. Il suo ultimo libro è “Olivia e le altre”.
Alfonso Sabella, spesso chiamato come ospite nelle più importanti trasmissioni televisive che si occupano di fatti di cronaca e giudiziari, è un magistrato di punta già sostituto procuratore del pool antimafia di Palermo con Gian Carlo Caselli e assessore alla legalità e trasparenza al Comune di Roma con delega sul litorale di Ostia. Entrato in magistratura nel 1989 è stato procuratore aggiunto di Palermo con Giovanni Falcone decidendo di impegnarsi sul fronte antimafia. Negli anni del suo impegno alla Procura di Palermo si ricordano gli arresti di mafiosi di spicco, tra i quali i latitanti Leoluca Bagarella, Giovanni ed Enzo Brusca,ed altri. E’ stato anche distaccato al Ministero della Giustizia come magistrato di collegamento con la Commissione parlamentare antimafia e successivamente chiamato da Caselli al Dipartimento di amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia come capo del servizio ispettivo. E’ stato vicecapo del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, personale e servizi dello stesso Ministero, fino agli incarichi alla Procura di Firenze, al Tribunale di Napoli e ora giudice al Tribunale di Roma.
I genitori potranno confrontarsi con i magistrati, rivolgendo loro domande per comprendere al meglio il ruolo, i diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli.