Cgil e Cisl: “La cassa integrazione per l’ex Tagina è agli sgoccioli. Subito tavolo ministeriale”

La cassa integrazione per i lavorarori della Saxa Gres, ex Tagina, terminerà il prossimo 31 dicembre e le organizzazioni sindacali Filctem Cgil e Femca Cisl lanciano l’allarme a tutela del futuro dei dipendenti e di tutto il territorio.

“È necessario e urgente un intervento a sostegno delle piccole e medie industrie energivore dell’Umbria, in particolare del settore della ceramica, se non si vogliono mettere a rischio centinaia e centinaia di posti di lavoro – dicono nel comunicato stampa Euro Angeli (Cgil) e Simone Sansone (Cisl) – Le istituzioni a tutti i livelli, ma il Governo in primis, dovrebbero fare quello che non stanno facendo, ovvero intervenire con politiche energetiche e di controllo delle tariffe di metano e luce, che stanno impattando in maniera drammatica sul tessuto industriale ceramico, mettendo sul lastrico centinaia di lavoratori occupati in questo settore”.

Il caso più emblematico, secondo i sindacati, è appunto quello del territorio Gualdese, dove la ceramica in passato è stata motore economico trainante, dove esisteva la Tagina SpA (oggi Saxa Gres) che dava lavoro a più di 400 maestranze e che ancora oggi, dopo numerose ristrutturazioni, occupa circa 110 lavoratori, per i quali è ormai prossima la scadenza della cassa integrazione straordinaria.

“La cassa terminerà il 31 dicembre 2023, salvo proroghe decise in sede ministeriale, auspicabili ma non certe – affermano Filctem Cgil e Femca Cisl. La produzione è ferma dal luglio 2022 e da quel giorno tutto il personale percepisce l’ammortizzatore sociale a zero ore. “Sicuramente – continuano i sindacati – tra i vari fattori che hanno portato alla crisi aziendale, possiamo puntare il dito su due aspetti fondamentali: la crisi internazionale, che ha generato costi energetici impazziti, ma poi, in un contesto già difficile, alcune lacune della proprietà, che stanno dando il colpo di grazia a quella che era una delle aziende di riferimento per il settore ceramico, sia in territorio umbro sia oltre i confini nazionali”.

A fronte delle “reiterate rassicurazioni da parte della direzione Saxa su soggetti interessati all’acquisto” che avrebbero potuto garantire continuità produttiva, ad oggi, per i sindacati, l’unica cosa certa è che ufficialmente non si è presentato nessuno e non si è mai giunti ad alcuna vendita.

“Le speranze da noi riposte nella risoluzione di questa vertenza sono state completamente disattese – concludono Cgil e Cisl – Intanto i lavoratori sono ancora a casa, con gli stipendi decisamente ridotti e con il rischio che, alla fine dell’anno, anche questa minima fonte di sostentamento venga meno. In conclusione, dal punto di vista delle organizzazioni sindacali, risulta fondamentale portare questa vertenza al tavolo ministeriale come già richiesto, per cui chiediamo anche alle Istituzioni regionali di sollecitare al più presto la composizione del tavolo in maniera urgente e non rinviabile”.

Articolo precedenteParola ai lettori. Flavio Paoletti, la farmacia comunale e il piano parcheggi
Articolo successivoLavori strada Contessa, completato il varo delle nuove travi
Redazione Gualdo News
Gualdo News è il nuovo portale di informazione 2.0 della città di Gualdo Tadino.