Riceviamo e pubblichiamo un documento del dottor Flavio Paoletti in merito al piano parcheggi. Ricordiamo che chiunque può inviarci la propria opinione all’indirizzo redazione@gualdonews.it.
La decisione sulla pubblicazione, così come il diritto di sintesi, spetta unicamente alla redazione.
—-
“È da poco passato l’anno definito “sperimentale” del piano parcheggi dai gruppi di maggioranza. Riprendo allora il loro comunicato quanto mai attuale del 5 maggio 2022 in cui si difendeva “l’azione dell’amministrazione nel metterci la faccia”. In particolare si rimarcava “la perenne occupazione di ogni singolo posto dei parcheggi strategici come in piazza Mazzini” ed il fatto che questo “danneggiava il tessuto socio-economico del centro”.
Orbene, dopo un anno, quasi un intero piano del parcheggio di Piazza Mazzini a Gualdo Tadino è tornato un garage con buona pace del comunicato. Ma non è questo il problema.
Come sta la nostra farmacia Calai, che ha l’obbligo di pubblicazione dei bilanci secondo i principi di amministrazione trasparente?
Se prendiamo come riferimento il 2019 (ultimo anno non modificato dalla pandemia) e lo confrontiamo con l’anno sperimentale del piano parcheggi (che va da Settembre 2022 allo stesso mese del 2023) abbiamo avuto una riduzione degli incassi di circa 445mila euro con una contrazione del 21%.
Questo dato è importante non solo per le sue conseguenze sull’Ente comunale, ma è anche l’unico trasparente rispetto ad altri che non conosceremo mai, come la pedonalità dell’ufficio postale dopo il piano parcheggi.
Sarà necessario che ci si interroghi e lo si faccia in maniera approfondita con una certa urgenza prima di rinnovare il piano come da delibera approvata sotto i Giochi delle Porte. Se invece la scelta sarà quella di forzare ulteriormente la mano, la domanda che ci dovremmo fare poco più in là sarà ben diversa. Torneranno ombre ed idee del passato: che cosa ne sarà della farmacia comunale Calai?
Un’idea potrebbe essere quella di spostarla dal centro storico e ricollocarla nella zona commerciale lungo la Flaminia. Si apriranno problematiche burocratiche di varia natura e sarà una operazione immobiliare complessa con un plesso comunale in centro che cadrà in disuso: un secondo piccolo Calai. Strutture disponibili per il trasferimento ce ne sono, dai centri commerciali vecchi e nuovi, sedi di supermercati chiusi o trasferiti. E SE succederà, allora come sempre leggeremo il popolo (social) protestare verso la Giunta di turno. “Uccidete il centro storico!” si leggerà per qualche giorno, ma la realtà è che potrebbe essere l’unica scelta per salvare il salvabile!
Un’altra possibilità potrebbe essere quella di potenziare l’altra farmacia comunale di Cerqueto con più personale e declassare quella del centro storico.
La farmacia comunale Calai ha grandi potenzialità e potrebbe essere ancora di più una risorsa per il territorio, ma se continuiamo a castrarne l’accessibilità con i semafori rossi, le transenne, le multe e il tutto blu per un altro lungo anno, ne vedremo le conseguenze.
So bene che l’argomento non tira, nulla a che vedere con i flussi turistici, gli aperitivi e gli eventi, questa è solo la solita e scontata farmacia comunale che vende le medicine al malato di turno. Ma se cercate nel web esiste tutta una corrente di pensiero che esalta l’importanza delle farmacie comunali italiane per i bilanci dei comuni, per i servizi aggiuntivi che eroga e per gli sconti che rivolge ai cittadini permettendo loro di risparmiare con una gestione diretta e autonoma dell’Ente comunale.
Nel web potete leggere le conferenze degli amministratori comunali che plaudono il buon andamento della proprie farmacie. Avete mai sentito il Sindaco Massimiliano Presciutti farne una? Da noi le conferenze si fanno sui parcometri e sul loro carattere educativo verso parcheggiatori incivili. Ma come vedete ora le persone stanno imparando e magari vanno a comprare le medicine altrove in farmacie accessibili e ben in vista.
Il Sindaco alla domanda diretta di un commerciante e davanti a più di 50 persone aveva dato la sua parola: avrebbe controllato mese per mese gli incassi della farmacia Calai. Che cosa è successo quindi?
La responsabilità che ci si prende in questo momento è grande e magari qualche parola potrebbero spenderla i consiglieri (tutti), i rappresentanti di categoria e tutti i diretti interessati. Fa strano che questa sia la battaglia di un singolo cittadino. Ottobre è il mese decisivo”.
Flavio Paoletti