“Ci meravigliamo che i cittadini si meraviglino dell’abbattimento del viale alberato di via XXIV Maggio contro il quale siamo da sempre in prima linea. Basta fare una semplice ricerca per vedere i nostri interventi in Consiglio Comunale, leggere i nostri atti e apprendere le nostre prese di posizione degli ultimi mesi, dove sottolineavamo la totale contrarietà a questo scempio”.
A intervenire sulla vicenda che a Gualdo Tadino ha sollevato diverse polemiche sono i consiglieri comunali Alessia Raponi della Lega e Paolo Cappelletti di Cappelletti sindaco.
“Fin dall’abbattimento dei primi sette alberi, deciso con la delibera di giunta inerente il primo stralcio, abbiamo manifestato ferma opposizione a una decisione scellerata e priva di logica dell’amministrazione comunale. Dispiace che alla manifestazione del 30 settembre scorso, organizzata per protestare contro l’abbattimento degli alberi, insieme a noi c’erano pochissimi cittadini”, riporta la nota di Raponi e Cappelletti.
I due consiglieri comunali ricordano la loro azione in consiglio comunale per mettere un freno a quello che definiscono un ‘festival della motosega’ che prosegue ormai da anni caratterizzato dalle scelleratezze del passato inerenti sempre l’abbattimento di altri alberi della città”.
A tal proposito Raponi e Cappelletti citano “i cipressi monumentali posti all’interno del cimitero urbano, il filare dei cipressi arizonica sul lato destro dello stesso, i 7 tigli di viale Don Bosco dell’età di circa 38 anni; e non da ultimo l’annuale (o quasi) potatura dell’intera alberatura di viale Don Bosco e di Via XXIV Maggio che non è mai avvenuta secondo alcuna prassi arborea e che ha svigorito ed indebolito tanti di quegli splendidi alberi. Tutto questo dimostra l’incapacità e la superficialità dell’amministrazione comunale nell’affrontare il verde pubblico ed il suo mantenimento.”
“Grazie alla nostra ferma opposizione siamo riusciti a sventare il taglio dei lecci innanzi alla Rocca Flea e ad evitare la perdita dei giardini della Rocca stessa“, sottolineano i due esponenti politici.
Sugli alberi di via XXIV Maggio, Raponi e Cappelletti ribadiscono che “questi alberi, oltre a non essere malati (perché la scusa è sempre questa), come dimostra la perizia fitostatica e fitosanitaria, erano sottoposti a tutela ambientale e protetti dal vincolo culturale e storico ex lege sui Beni culturali in quanto hanno superato la soglia dei 70 anni”, sottolineando che vi sono apposite norme che ne impediscono l’abbattimento poichè di interesse storico-culturale.
Riguardo il parere della Soprintendenza, che aveva comunicato che nell’area “non esiste vincolo paesaggistico e quindi non è necessario acquisire alcuna autorizzazione paesaggistica“, i due consiglieri di opposizione sottolineano che la stessa Soprintendenza “ha preso per buona la nota comunale e non ha effettuato alcun sopralluogo in loco; e dunque, in difetto di istruttoria, ha risposto che il suo parere, in tal caso, non è dovuto e non ha fermato i lavori. Neanche le diffide ad adempiere sono servite, neanche i moniti di attendere la sentenza del TAR, a cui nel frattempo si è ricorso, sono serviti.”
Per Lega e Cappelletti sindaco questa è “l’ennesima riprova di come questa Amministrazione viaggi in solitaria fregandosene degli interventi dei consiglieri di opposizione, delle voci del comitato costituitosi e dei cittadini che hanno gridato allo stop della disfatta di quegli ignari esseri viventi”.