Boom di visualizzazioni su Tik Tok di due opere di Piergiuseppe Pesce proposte da Fedez in un video.
Il rapper e la moglie Chiara Ferragni stanno completando in questi giorni il trasloco nel loro nuovo appartamento, con la coppia più social d’Italia che ha condiviso con milioni di follower le varie fasi del trasferimento.
Tra queste, Fedez ha voluto immortalare l’arrivo nel nuovo attico milanese in zona CityLife delle opere di uno dei suoi artisti preferiti: Piergiuseppe Pesce.
Si tratta di due rivisitazioni in chiave neo pop della Pietà di Michelangelo e della Madonna col Bambino, dove nella prima, al posto del Cristo, è deposto Spiderman, e nell’altra appare anche Bart Simpson insieme all’immancabile fionda. In una terza è raffigurata una donna che indossa un niqab a stelle e strisce. Tutte e tre le opere fanno parte della collezione “Ventesimo Secolo” che negli ultimi dieci anni è stata accolta in importanti gallerie italiane e mondiali.
Il video, pubblicato nella pagina @theferragnez.family, in poche ore ha raggiunto circa 230mila visualizzazioni, suscitando, come spesso accade ai lavori di Pesce, reazioni contrastanti nei follower.
“E’ stata indubbiamente una bella sorpresa perché solitamente Fedez non fa video di questo tipo – commenta l’artista – Da diversi anni colleziona mie opere e il fatto che abbia voluto farle conoscere al suo pubblico è un gesto di apprezzamento per il mio lavoro che mi ha fatto veramente piacere.”
Piergiuseppe Pesce vive e lavora da circa quarant’anni a Gualdo Tadino dove ha sede la Cube-Gallery, autentico luogo di creatività per l’artista di origini partenopee.
Spesso discusso, ma accolto positivamente dalla critica, Pesce rivolge la sua attenzione agli oggetti, ai miti e ai linguaggi della società dei consumi. Vicino alla corrente internazionale e postmoderna del Neo Pop, miscela i simboli di culture diverse rimandando al grafitismo urbano, al mondo dell’underground, ma anche ai fumetti e al web design.
Nel suo universo artistico disparati soggetti sono costretti a coabitare in un improbabile spazio comune. Nelle opere di Pesce, infatti, si parla della fine dell’eurocentrismo, della globalizzazione, della disintegrazione dei vecchi modelli di relazioni umane e sociali.
Attraverso il linguaggio critico e ludico che lo caratterizza, anche la carrellata di personaggi e simboli che l’artista propone rappresentano un grande riassunto del secolo che ci siamo lasciati alle spalle, dove non mancano le contraddizioni.
Nelle sue opere tutto sembra mescolarsi, ricombinarsi, riprodursi, nascondersi e riaffacciarsi, seguendo il gioco delle possibilità o meglio la legge statistica delle probabilità.