Don Luigi Maria Epicoco, filosofo, teologo e presbitero, uno dei più apprezzati autori di spiritualità a livello nazionale, sarà martedì 12 dicembre alle 17,30 ospite del circolo Acli “Ora et Labora” di Fossato di Vico per presentare il suo ultimo libro “Per custodire il fuoco, vademecum dopo l’apocalisse”.
L’incontro pubblico, condotto dal diacono della diocesi di Gubbio Giorgio Cardoni, è organizzato dal circolo “Ora et Labora” in collaborazione con le Acli del territorio e si terrà presso la sede di Osteria del Gatto.
Don Epicoco è docente alla Pontificia Università Lateranense, all’ISSR “Fides et Ratio” dell’Aquila e alla Pontificia Università Teologica. Ha al suo attivo molte pubblicazioni tradotte in varie lingue, è assistente ecclesiastico del dicastero per la comunicazione ed editorialista dell’Osservatore Romano.
Molto seguita su Famiglia Cristiana “La Parola del Giorno” in cui don Epicoco quotidianamente commenta e riflette con profondità il Vangelo.
La sua ultima fatica letteraria sta riscuotendo grande successo di pubblico e critica. Offre una profonda riflessione sul romanzo “La strada” di Cormac McCarthy. Nel libro l’autore statunitense dipinge un panorama apocalittico in cui un padre e un figlio lottano per salvare la propria vita. Quando il padre cede alle difficoltà, spinge il figlio a non arrendersi e a continuare il percorso senza di lui.
Una storia che diventa specchio dell’uomo contemporaneo, fragile e spaesato, e della società attuale dominata dal consumismo e dall’egoismo, in cui gli altri sono visti come nemici pronti a tutto per prevalere, e dove il cielo, una volta pieno di speranze, sembra essere ormai vuoto. Il protagonista del romanzo di McCarthy è disposto a fare qualsiasi cosa per proteggere suo figlio, ma qual è il senso di preservare la vita di qualcuno se la speranza sembra essere svanita?
Nonostante ciò, secondo Epicoco, abbiamo la responsabilità di non perdere la fiducia, di alimentare il fuoco che ci anima e di cercare altrove, in luoghi sconosciuti, la speranza e la motivazione per vivere. Nel suo testo “Il figlio, il fuoco, il domani”, il teologo si collega all’opera di McCarthy con l’obiettivo di offrire una nuova prospettiva e un nuovo fondamento per affrontare la vita.