A Gualdo Tadino continuano a tenere banco le piante che si stagliano ai lati delle strade comunali. Dopo la lunga vicenda dei platani di via XXIV Maggio, ora è la potatura dei lecci nei pressi del palasport “Carlo Angelo Luzi” a destare preoccupazione in alcune associazioni ambientaliste.
A puntare i fari su questa situazione sono l’associazione Amici della Terra Onlus, il Movimento Liberi Pensatori a difesa della Natura e l’Associazione Tutela Territorio Appennino di Gualdo Tadino.
In una lettera aperta indirizzata all’amministrazione comunale, Maurizio Conticelli, esperto forestale degli Amici della Terra, evidenzia che la chioma di alcuni alberi di leccio “ostacola l’illuminazione dei camminamenti sottostanti (marciapiedi e ingresso al palasport) e della viabilità stradale. I corpi illuminanti dei lampioni ivi presenti, interferiscono infatti con le ampie e sempreverdi chiome degli alberi suddetti – prosegue Conticelli – Per tale motivo l’Amministrazione comunale ha deciso di ridurre drasticamente il volume delle chiome dei lecci che interferiscono come sopra, per risolvere i problemi di sicurezza derivanti dalla scarsa visibilità lungo la zona suddetta.”
Per gli Amici della Terra “la scelta e la ubicazione di tali alberi probabilmente non è stata tra le più confacenti con il contesto dei luoghi, ma oggi sarebbe inopportuno non solo pensare alla loro rimozione, ma anche al loro marcato contenimento che ne provocherebbe un pesante stress fisiologico e funzionale, oltre che risultare antiestetico.”
L’associazione, nel chiedere la sospensione degli interventi di potatura straordinaria, indica come possibile alternativa “in grado di salvaguardare le esigenze di sicurezza da una parte e della piena salute degli alberi dall’altra” una modifica al sistema illuminante “con lampioni più bassi o con luci a terra dal lato del palasport e spostamento degli attuali lampioni sul lato opposto, in perfetta prosecuzione con i lampioni stradali di Via C.B. Cavour.”