Crescono le proteste per l’approvazione, da parte dell’Assemblea legislativa dell’Umbria durante la sessione di bilancio, dell’emendamento presentato dalla consigliera della Lega Manuela Puletti che consente il transito di qualsiasi veicolo a motore nei sentieri, nelle mulattiere, nei viali parafuoco e nelle piste di esbosco e di servizio boschi dove non siano presenti specifiche tabelle di divieto.
Dopo il Cai, Legambiente e la Federazione Italiana Escursionismo, a chiedere di rivedere la normativa sono 23 sindaci umbri con una lettera aperta inviata alla presidente della Regione Donatella Tesei, agli assessori Roberto Morroni e Paola Agabiti e al presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Marco Squarta.
I sindaci segnalano “le gravi conseguenze del provvedimento approvato” in considerazione del fatto che “la segnaletica richiesta non è stata posta in opera” e pertanto “tutta la viabilità minore dei nostri territori diverrà di fatto percorribile dai veicoli a motore.”
“Per impedire che ciò avvenga, in particolar modo con riferimento alla viabilità principalmente utilizzata dal turismo slow, legato alla sentieristica religiosa e naturalistica che caratterizza la nostra Regione – proseguono i firmatari della lettera – le nostre Amministrazioni dovranno, in tempi estremamente brevi, investire risorse di cui non dispongono per le manutenzioni dei tratti di competenza comunale, nonché dotarsi di tabelle i cui contenuti non sono stati ancora definiti dal Legislatore Regionale.”
Per queste ragioni i sindaci chiedono di “sospendere l’entrata in vigore del provvedimento” e di “concordare tempi e risorse economiche adeguate affinché i comuni non vengano messi in difficoltà per adeguarsi alla nuova normativa”.
Gli amministratori locali evidenziano le “migliaia di tracciati ricadenti nei nostri territori che solo per essere censiti, al fine di valutare quali mantenere in condizioni di divieto al transito e quali invece da inserire nella disponibilità dei veicoli a motore, richiederanno uno sforzo notevole ai nostri uffici comunali, già stremati e oberati di lavoro soprattutto con riguardo alle progettazioni e alle rendicontazioni Pnrr”.
“Siamo certi che la vostra passata esperienza di amministratori locali – concludono i sindaci – possa farvi ben comprendere la necessità di rivedere la previsione normativa in oggetto e trovare il giusto percorso per una soluzione che non ci metta in difficoltà.”
La lettera è firmata dai sindaci dei Comuni di Allerona, Assisi, Baschi, Castel Viscardo, Castiglione del Lago, Città di Castello, Corciano, Costacciaro, Fossato di Vico, Guardea, Gubbio, Montecchio, Monte Santa Maria Tiberina, Montecchio, Narni, Paciano, Pietralunga, San Giustino, San Venanzo, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello e Spoleto.