Una giornata storica quella che il 15 gennaio 2024 ha vissuto Gualdo Tadino per la ricorrenza dei sette secoli dalla morte del suo patrono, nonchè compatrono della diocesi, il Beato Angelo.
Dopo la grande partecipazione ai riti che hanno anticipato le celebrazioni di lunedì 15 gennaio, precedute domenica 14 anche dall’apertura della Porta Santa con la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria per tutto l’anno, la giornata odierna ha visto la presenza in città delle più alte cariche istituzionali regionali: il Prefetto di Perugia, Armando Gradone, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il vicepresidente Roberto Morroni, la presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, il Questore di Perugia, Fausto Lamparelli.
Presenti anche il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Carlo Tomassini, il Comandante Provinciale di Perugia dei Carabinieri, colonnello Sergio Molinari, i consiglieri regionali Michele Bettarelli e Simona Meloni e sindaci della Fascia Appenninica.
Ad accoglierli nella sala consiliare del municipio di Gualdo Tadino, per il ricevimento ufficiale, il sindaco Massimiliano Presciutti e il presidente del comitato per i festeggiamenti del Settecentenario, Carlo Catanossi.
Ospite d’eccezione il cardinale Mauro Piacenza, penitenziere maggiore, accompagnato dal vescovo diocesano Domenico Sorrentino.
“Il 2024 è un anno storico per la città di Gualdo Tadino – ha detto Presciutti – Ieri, con grande partecipazione, si sono aperte le celebrazioni in onore del nostro patrono Beato Angelo a 700 anni dalla sua morte, che termineranno il 14 gennaio 2025. Vogliamo ricordare il Beato con iniziative caratterizzate da uno spirito di comunità, per questo motivo anche il premio Beato Angelo, che l’amministrazione ogni anno assegna ad un’associazione o a un gualdese che si è particolarmente distinto, quest’anno, unitamente alla Diocesi e al Comitato per il Centenario, si è deciso di destinare i proventi di associazioni e comitati aderenti a sostegno di due strutture in Terra Santa che si occupano dell’assistenza ai bambini che vivono la guerra purtroppo come orrore quotidiano.”
Durante il ricevimento è stato effettuato un collegamento con la “Hogar Niño Dios” di Betlemme, una delle due strutture religiose (l’altra si trova a Gaza) che sarà sostenuta dalla comunità gualdese in questo anno.
IL CARDINALE PIACENZA: “NON STANCATEVI DI IMITARE IL BEATO ANGELO” – Il cardinale, nella sua omelia nella basilica concattedrale di San Benedetto, ha detto di aver accolto l’invito del vescovo Sorrentino con grande gioia e gratitudine.
“Avete dato inizio al centenario compiendo un gesto molto fisico, l’apertura della Porta Santa che poi avete attraversato entrando in questo tempo di speciale grazia che ci accompagnerà fino alla soglia del Giubileo – ha sottolineato – Varcando la Porta siete entrati in un tempo di grazia, ma che significa? Non è un altro tempo fuori da questo nostro, non è una dimensione al di sopra della nostra, puramente spirituale, ma è la verità di questo nostro tempo, la profondità di ciò che ci è dato di vivere, la consistenza ultima della nostra vita”.
Il penitenziere maggiore ha poi invitato i gualdesi a non stancarsi “di guardare e imitare il Beato Angelo, nella cui vita santa si è degnato di vivere Cristo stesso: non stancatevi di invocarlo, perché Dio ve lo ha donato come patrono: rivolgetevi a lui domandando la sua intercessione ed egli pregherà per voi invocando la carità divina. E non stancatevi di imitarlo, perché non vi è altra porta di Cristo per giungere a vita eterna e per giungere alla santità. La santità è il sì detto a Cristo con tutta la propria persona e Cristo desidera questa comunione, desidera entrare in noi e nei nostri cuori per poterci accogliere in sé: non c’è altro luogo in cui Cristo desidera abitare più che nei nostri cuori come, in questa amata terra gualdese 700 anni fa, voleva abitare nel cuore del Beato Angelo che imparò a fargli spazio con penitenza e amore incondizionato”.
Al termine della celebrazione il cardinale ha impartito la benedizione papale con l’indulgenza plenaria e gli è stata consegnata una pergamena a triplice firma (del sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, del vescovo Sorrentino e del presidente del comitato organizzatore Carlo Catanossi) per comunicare a Papa Francesco le intenzioni del Premio Beato Angelo 2024.
PREMIO BEATO ANGELO – Pergamene simboliche, sono state consegnate dal cardinale Piacenza alle numerose associazioni, istituti scolastici e comitati gualdesi che hanno aderito all’iniziativa.
Infine, a margine della cerimonia, ha trovato poi spazio la tradizionale sezione del premio Beato Angelo attivata negli anni scorsi in collaborazione con la comunale Avis “Adriano Pasquarelli”, con il riconoscimento ai donatori che hanno superato la soglia delle cento donazioni. Per il 2024 la targa è stata consegnata a Pierdomenico Matarazzi e Alfredo Frillici.
Nel pomeriggio si è tenuta la funzione del Transito, in ricordo del passaggio dalla vita terrena a quella spirituale del Beato Angelo, seguita dal Vespro e dalla Messa celebrata da monsignor Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Gubbio e Città di Castello.