L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata (question time) presentata dalla capogruppo del Pd Simona Meloni, ma illustrata dal collega Michele Bettarelli, relativa agli intendimenti della Giunta regionale rispetto al “Nuovo piano di valorizzazione dell’ex ‘ospedale civico Calai’ di Gualdo Tadino”.
Nell’atto ispettivo si chiedeva di sapere “se, nella fase di redazione del progetto di recupero dell’ex Calai, si sono svolte interlocuzioni con il Comune di Gualdo Tadino essendo esso parte integrante della proprietà dell’immobile; le condizioni strutturali relative al blocco 5; se è stata eseguita una valutazione sismica dell’intero immobile e se, in caso contrario si ritiene che la cifra stanziata pari a 9 milioni 81mila euro sia davvero sufficiente al recupero dell’ex Calai; quali sono i tempi previsti per la realizzazione della Casa di Comunità; se dalla data dell’annuncio in conferenza stampa del nuovo progetto di recupero, si è proceduto all’avvio di azioni volte alla realizzazione del suddetto progetto”.
Illustrando l’atto ispettivo di Simona Meloni, Bettarelli ha ricordato che “la Regione, con propria delibera dell’ scorso 11 gennaio ha autorizzato la definizione del nuovo piano di valorizzazione dell’ex ‘Ospedale civico Calai’ di Gualdo Tadino di proprietà della Azienda USL Umbria n. 1, finalizzato alla realizzazione della Cittadella della Salute.
Il complesso immobiliare in questione si compone di più corpi, realizzati in epoche diverse, aventi differenti caratteristiche strutturali. Il progetto della ‘Cittadella della salute’, prevede la realizzazione della Casa di Comunità (circa 2.270 mq ) e dell’Ospedale di Comunità (circa 800 mq).
Per la realizzazione della Casa di Comunità è prevista l’individuazione delle aree omogenee quali: l’ area delle cure primarie (medici di base, continuità assistenziale; area della specialistica (poliambulatori); area assistenza di prossimità (cure domiciliari, ambulatori infermieristici); area dei servizi generali (PUA e CUP); area materno infantile (consultorio e vaccinazioni).
Il progetto relativo all’Ospedale di Comunità prevede anche la realizzazione di 2 moduli da 20 posti letto ognuno per un totale di 40 posti letto e per cui è previsto il trasferimento dei 12 posti letto di Ospedale di Comunità attualmente esistenti nel Presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino e dei 6 posti letto di RSA presenti presso l’EASP ‘Baldassini’ in convenzione.
In un altro degli ampliamenti del complesso troveranno inoltre sede 10-12 posti funzionali all’Hospice (circa 1.260 mq), pensati con camere singole di dimensioni adeguate ad accogliere il care giver, locali comuni, ambulatori e palestre di fisioterapia.
I restanti due piani (circa 780 mq) verranno riqualificati e destinati per attività residenziali, secondo le necessità del territorio. La cosiddetta palazzina a mattoncini a vista verrà destinata al Servizio per le Dipendenze, gli uffici amministrativi e spazi polivalenti messi a disposizione delle numerose associazioni di volontariato del territorio dedite al supporto dei servizi sociosanitari.
Nella palazzina ambulatori (cosiddetta palazzina rosa) al piano terra (circa 480 mq), oltre alla postazione del 118, avrà sede il Centro diurno Alzheimer.
I piani primo e secondo (circa 920 mq) sono destinati al Servizio di riabilitazione cardiologica, che afferisce all’U.O. Cardiologia del presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino, che serve un bacino di utenza regionale ed extraregionale, riqualificato negli spazi e nella funzionalità, con l’avvio anche di progetti di integrazione ospedale-territorio.
Il suddetto Piano di valorizzazione verrà portato avanti per stralci esecutivi dei lavori, procedendo inizialmente alla progettazione e al recupero dell’edificio storico e di quattro dei suoi cinque ampliamenti.
Nell’ottobre 2015, con delibera di Giunta, la Regione aveva autorizzato l’Azienda USL a procedere alle operazioni patrimoniali previste nel piano di valorizzazione del dismesso ‘Ospedale civico Calai’ che prevedevano anche la demolizione dell’ampliamento realizzato alla fine degli anni ’70 (blocco 5). Con delibera giuntale dello scorso 11 gennaio è stato revocato integralmente il precedente piano di valorizzazione riferito al dismesso ‘Ospedale civico Calai’ di Gualdo Tadino.
Il costo del recupero dei blocchi 1-2-3-4-4bis ammonta ad un totale di euro 9 milioni 81mila euro; il recupero, invece del blocco 5, avente una superficie di circa 2mila mq è stato ancora rimandato, con il rischio che possa ulteriormente degradarsi.
Il recupero dell’ex Ospedale Calai – conclude l’interrogazione di Simona Meloni – è un’opera fondamentale per lo sviluppo non solo del centro storico, ma di tutta la comunità e di tutto il comprensorio, perché è una struttura che storicamente è stata ed è sede di servizi territoriali per la città di Gualdo Tadino e per tutto il territorio e la sua riqualificazione rappresenta uno snodo importante per tutta la regione nell’erogazione di servizi territoriali che possano dare risposte alle esigenze di cura e di assistenza a tanti cittadini umbri”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto che “il Comune di Gualdo è proprietario di parte della struttura e la Usl è intenzionata ad acquistarla. Nel frattempo si procederà al recupero degli edifici di proprietà della Usl. Dai sopralluoghi è emerso che le strutture hanno un elevato grado di vulnerabilità e richiedono interventi importanti per garantire la stabilità sismica. Il costo unitario medio dell’intervento per metro quadro è di circa 1.800 euro. Si prevede di investire circa 9 milioni, da coprire con l’ex articolo 20, cofinanziamento regionale e contributo in conto esercizio. Non si tratta di fondi Pnrr e quindi non c’è il limite del 2026 per portare a termine gli interventi”.
Bettarelli ha replicato che “i dati forniti non spiegano quale sarebbe stata la fase di confronto con il Comune di Gualdo Tadino”.