Il Gruppo Fai di Gualdo Tadino, in collaborazione con l’Università Agraria di Bagnara, in occasione delle Giornate Fai di Primavera di sabato 23 e domenica 24 marzo andrà alla scoperta del borgo di Bagnara di Nocera Umbra. Una passeggiata nella storia religiosa e culturale di questa comunità fino ad arrivare alle sorgenti del fiume Topino.
Bagnara è immersa in un ambiente naturale ai piedi del monte Pennino, nei pressi delle sorgenti del fiume Topino che sgorga dalla montagna e trasporta la sua acqua fino a Perugia, che Dante cantò nel noto passo del Paradiso (XI Canto) glorificando la vita di San Francesco.
Alle pendici di queste sorgenti sostò infatti il Poverello che, già malato, venne trasportato da Bagnara ad Assisi da una delegazione di cavalieri passando per Satriano; il viaggio viene oggi ricordato come “Cavalcata di Satriano” e si celebra ogni anno ai primi di settembre.
Nel territorio di Bagnara è presenta l’importante chiesa di Sant’Egidio risalente al XIII secolo, inserita nell’elenco degli edifici monumentali. L’edificio sacro è citato per la prima volta in un documento del 1333, e conserva al suo interno un fonte battesimale del 1574, donato dall’Università degli Uomini di Bagnara, alcuni resti di affreschi votivi del XV e XVI secolo, tre altari appartenenti alle confraternite allora esistenti e un bellissimo organo del 1800. La sua origine trecentesca è dimostrata dallo stile ogivale francescano, con tetto nudo sostenuto da quattro archi a sesto acuto.
Verrà inoltre visitata la sede della Comunanza Agraria, con al suo interno un’aula didattica per lo studio di antichi documenti, una mostra permanente di mappe storiche e vecchie fotografie della comunità e dei suoi abitanti, nonché antichi registri parrocchiali e dell’Università degli Uomini di Bagnara.
Questi gli orari:
Sabato: 09:30 – 12:30 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:00)
Domenica: 09:30 – 12:30 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:00)
Le Giornate Fai di Primavera si confermano nella loro trentaduesima edizione uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato, e prima ancora, raccontato. È questa infatti la missione del Fai: “curare il patrimonio raccontandolo”,