Ali d’Angelo: è il giorno del debutto al teatro Lyrick di Assisi

foto Tatiana Minelli

È arrivato il giorno del debutto al teatro Lyrick di Assisi per il musical Ali d’Angelo, presentato per la prima volta lo scorso 15 Gennaio a Gualdo Tadino. L’opera pop ha avuto un successo di pubblico talmente vasto da rendere necessarie quindici repliche a fronte delle quattro inizialmente previste. Finora sono stati oltre 4.000 gli spettatori che hanno visto il musical incentrato sulla storia del Beato Angelo da Casale.

Per la regia di Andrea Fiorentini, Valentina Notari e Lorenzo Evangelisti, Ali d’Angelo ripercorre tutte le fasi dell’incredibile vita del Beato: il periodo da fanciullo nella piccola frazione di Casale, il momento drammatico della morte della madre, il pellegrinaggio verso Santiago di Compostela, la fase da eremita, il miracolo delle ciliegie (cerase) d’inverno e infine la sua morte, accompagnata da campane che suonano senza intervento di mano umana e dalla fioritura del biancospino, miracolosa in Gennaio e che si ripete ancora oggi.

I testi sono originali, di Andrea Fiorentini e Lorenzo Evangelisti, così come le musiche, composte con la collaborazione di Giampaolo Cavalieri e Lucia Mancini. Nutrito il corpo di ballo coordinato da Lorena Cerreti. Le scenografie sono di Monica Cappelletti, luci e audio di Wall Service.
Lo spettacolo che andrà in scena stasera venerdì 26 Aprile al Lyrick, oltre ad avere nuove scenografie, sarà ampliato con nuove scene e musiche rispetto a quello che hanno potuto vedere gli spettatori che hanno affollato i teatri di Gualdo tadino e Gubbio.

È ancora possibile acquistare i biglietti utilizzando il circuito Ticket Italia, ma anche direttamente stasera al botteghino del teatro Lyrick. A Gualdo Tadino, prevendita aperta anche presso la libreria Mondadori (centro commerciale Porta Nova). Il musical è inserito nell’ambito degli eventi organizzati dal Comitato Centenario Beato Angelo in occasione del settimo centenario della morte del patrono di Gualdo Tadino.

LA STORIA – Angelo nasce a Casale, una piccola frazione in mezzo alle campagne gualdesi. I genitori sono umili contadini. Rimane molto presto orfano di padre e la madre è costretta a lavorare molto per mandare avanti il piccolo nucleo familiare. Il giovane ragazzo, già di animo dolce e altruista, si preoccupa dei coetanei più poveri di lui per i quali rinuncia al suo pane per sfamarli.
Un racconto giunto fino a noi narra che un giorno, dopo un acceso diverbio con la madre, perché il ragazzo sottraeva il pane da casa per darlo ai poveri, Angelo la maledice ed esce di casa per andare a lavorare nei campi. Di ritorno, la sera, sente le campane della chiesa suonare a morto, corre in casa e trova la madre che giace morta sul letto.
L’episodio cambia la vita del giovane Angelo il quale, sopraffatto dal rimorso e sentendosi responsabile di ciò che era capitato alla madre, decide di partire come pellegrino verso Santiago di Compostela, in Spagna.
Di ritorno dal lungo viaggio decide di farsi monaco nella vicina Abbazia di San Benedetto a Gualdo Tadino, ma presto sentirà l’esigenza di vivere in stretto contatto con Dio ed ottiene il permesso di condurre una vita eremitica presso l’eremo di Capodacqua dove resterà fino alla morte. Il 15 gennaio 1324, mentre le campane dell’abbazia di San Benedetto suonavano da sole, Angelo venne trovato morto. Si racconta che al passaggio della sua salma, lungo la strada che conduceva al convento di San Benedetto, le siepi di biancospino e i campi di lino fiorirono miracolosamente, così come avviene ancora oggi, dopo settecento anni, ogni 15 gennaio.

Articolo precedenteGualdo Tadino: rallenta ma prosegue il calo della popolazione
Articolo successivoA San Pellegrino una domenica per riscoprire gli antichi affreschi della chiesa
Redazione Gualdo News
Gualdo News è il nuovo portale di informazione 2.0 della città di Gualdo Tadino.