Fari accesi al teatro Talia per la presentazione dei sedici candidati componenti la lista “Gualdo 2030” che sosterrà Massimiliano Presciutti nella corsa per la fascia di primo cittadino.
Dopo che l’attuale sindaco aveva accettato la ricandidatura per un terzo mandato lo scorso 19 febbraio in un incontro pubblico al teatro Don Bosco, nel quale aveva ripercorso i dieci anni di vita amministrativa, ieri pomeriggio lo spazio è stato in larga parte riservato ai candidati consiglieri comunali.
Il nome della lista e lo slogan “Gualdo 2030” rappresenta, con i suoi i 17 colori nel logo, gli altrettanti obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu che, calati nella realtà locale, vogliono essere la spina dorsale del programma della coalizione.
Ecco così che, dopo un filmato in cui velocemente è stata fatta una carrellata su alcune delle opere portate a termine dall’amministrazione Presciutti, ogni candidato si è presentato con un breve video e uno “speech” su un argomento dell’Agenda 2030 declinato in ambito locale.
“Come vedete, qui non ci sono tappeti rossi, fiori, fuochi d’artificio né testimonial, ma solo i nostri candidati“, ha esordito Massimiliano Presciutti, ironizzando sulla presentazione del giorno precedente del centrodestra gualdese.
Presciutti ha ribadito che la sua candidatura è arrivata a seguito di una proposta dal basso e non pianificata sui tavoli regionali, e ha poi risposto indirettamente ad alcune accuse che gli sono state rivolte anche nel corso della presentazione della lista del centrodestra.
“Per guidare una città non bastano gli slogan o seguire i post di Facebook – ha detto – Un esempio è la realizzazione della Comunità Energetica Rinnovabile. Ho sentito e letto che a Gualdo saremmo indietro su questo fronte. Ma come si fa a sostenere ciò con tanta superficialità, quando siamo stati tra i primi comuni in Italia a costituirne una, le cui ricadute saranno importantissime per la città, e soprattutto quando è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale? Guidare una comunità non è un gioco, personalmente nel periodo della pandemia mi sono trovato a prendere decisioni in un nanosecondo, decisioni che se sbagliate avrebbero potuto nuocere alle persone.”
Sul futuro della città l’attuale sindaco ha comunicato la visione della propria coalizione: “La nostra montagna è meravigliosa, ma non possiamo pensare di poter basare tutto lo sviluppo su di essa. Siamo attualmente in contatto con due università e diverse imprese per progetti di ricerca e sviluppo sull’idrogeno e sulla micronizzazione delle materie. Questo significa innovazione e posti di lavoro. Dovremo inoltre saper cogliere l’opportunità dei finanziamenti che come ci saranno nei prossimi cinque anni non ci saranno più.”
Proprio sul fronte dei finanziamenti Presciutti ha ricordato che la sua amministrazione ne ha attratti per 300 milioni di euro, che, ha detto, miglioreranno sensibilmente il volto della città. “Entro il 2026 ci sarà il recupero completo di Villa Luzi destinata ai disabili adulti, l’ex carcere accoglierà malati psichiatrici ma non i detenuti, il centro socio-riabilitativo Il Germoglio verrà spostato a breve presso il Verde Soggiorno, il verde urbano verrà completamente riqualificato (ci sono i cantieri in corso) grazie a un investimento di 500 mila euro, gli edifici pubblici sono stati efficientati al 90%, la pubblica illuminazione oggetto di un totale restyling.”
Altro argomento toccato è stato quello degli impianti sportivi: “Il palasport è oggi completamente a norma a seguito dell’intervento della squadra esterna del Comune, l’antistadio, grazie alle società sportive, sarà riutilizzabile con un fondo in terra battuta, e per quanto riguarda la pista di atletica ricordo che la proposta non è stata la nostra, ma è arrivata dal basso. Oggi questa è l’unica pista indoor in Umbria, però c’è chi la critica.”
Presciutti ha ribadito che, come nei precedenti dieci anni, tutto verrà fatto tenendo conto del bilancio. “Continueremo a spendere i soldi che sarà possibile spendere. Per questo non si possono fare le promesse mirabolanti che sento in questi giorni, a meno che non si voglia mandare il Comune in dissesto. Il prossimo sindaco troverà un bilancio specchiato, non come accadde a noi nel 2014 che qualche debituccio lo ereditammo per canti e balli…”
Infine uno spazio Massimiliano Presciutti lo ha dedicato alle vicende Saxa Gres e ex ospedale Calai: “Nel prossimo incontro al ministero questa vertenza (Saxa Gualdo, ndr) si deve chiudere. O l’imprenditore presenta un piano definito oppure che la venda. Ci sono aziende interessate a rilevarla, a condizione però che i conti siano a posto. Sulla situazione dell’ex ospedale Calai ribadisco che non ci sono divisioni politiche, però bisogna correre. Solo per la gara di progettazione occorreranno due anni, sempre che poi non ci siano ricorsi. Quindi non si può perdere tempo.”
Il saluto finale Presciutti lo ha fatto sul palco con il collega di Sigillo Giampiero Fugnanesi, anche lui impegnato nella campagna elettorale. “Ci chiamano i due cagnacci – ha detto Fugnanesi – per essere sempre in coppia alla ricerca di finanziamenti e opportunità per le nostre comunità. La collaborazione tra i nostri due comuni e quelli della Fascia e dell’Alto Chiascio, con cui siamo insieme nelle Aree Interne e nel Gal, già è in atto.”