“Kidanè”, il nuovo libro di Isabella Acciari presentato al Salone del Libro di Torino

Venerdì scorso, al Salone del libro di Torino, Isabella Acciari ha presentato il suo nuovo libro dal titolo “Kidanè” (Bertoni Editore).

Kidanè è il nome del nonno eritreo dell’autrice, nato nel 1906 a Keren sotto il colonialismo italiano.

“A soli 8 anni è stato portato in Italia da uno dei tanti signorotti doppiopetto investitori in Asmara, con la promessa di studiare e di assicurarsi un futuro migliore – ricorda Isabella Acciari – Ma in realtà era costume dei colonialisti portare nel Bel Paese, giovani eritrei alla loro mercede. In un andirivieni tra terra amica e terra natia, tra sogni insperati e radici spezzate, mio nonno divenne adulto e cosciente di essere cittadino del mondo.”

“Dopo tante vicissitudini e difficoltà affrontate tra i due conflitti mondiali, e dopo aver perso la prima moglie per una polmonite presso Villa Maser a Treviso, alla corte del conte Giuseppe Volpi di Misurata (che tra i tanti titoli, è stato il promotore della Mostra Cinematografica di Venezia e la Coppa Volpi, il premio per il miglior attore e attrice, è a lui intitolata), fu costretto a lasciare i due piccolissimi figli in un collegio protestante in Firenze, alla volta di Roma per cercare un nuovo lavoro.”

“Nel 1944, in servizio presso un conte, conobbe e sposò mia nonna Santa Bassetti, gualdese doc. Venuti in seguito a Gualdo Tadino, nel 1946 nacque mia madre e da lì ebbi la fortuna di averlo come nonno, di conoscere il suo orgoglio eritreo e la sua fierezza italiana. Mi trasmise la sua tenace resilienza e il suo senso di libertà. Negli anni 70 dello scorso secolo in piena rivoluzione sociale, in in piccolo borgo ai piedi dell’appennino umbro, solo io avevo un nonno nero, che mi faceva contraddistinguere da tutti gli altri, avendo l’opportunità di crescere conoscendo la vera libertà, di mente, cuore e anima. La semplicità di vivere una cosa straordinaria.”

“La storia può insegnare tanto, ma spesso abbiamo la memoria corta e il periodo di espansionismo italiano nel Corno d’Africa, forse è l’anello più debole che conosciamo del passato geo-politico italiano. Questa esperienza personale spero possa incuriosire e trasmettere ciò che ad oggi ai più sembra essere stato molto lontano o estraneo alla nostra cultura. Mio nonno è stato il mio dono più grande il mio trofeo, l’insegnante di vita più prezioso: “chi ha paura nel cuore, non vivrà mai da uomo libero”.”, conclude la scrittrice.

Kidanè il secondo lavoro di Isabella Acciari che nel 2021 per Diadema Edizioni aveva pubblicato la raccolta di poesie “Il soffio della tempesta”.

Il libro “Kidanè” è acquistabile nel sito di Bertoni Editore, in tutti gli store online, e ordinabile presso tutte le librerie locali e nazionali.

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Redazione Gualdo News
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