Venerdì 31 maggio nella splendida cornice della Rocca Flea, alle ore 11, sarà possibile assistere, con ingresso libero, all’affascinante progetto teatrale di e con Massimiliano Donato, “Un vecchio di nome Chisciotte”.
Lo spettacolo è a cura del Centro Teatrale Umbro, con il sostegno di Sviluppumbria e il patrocinio del Comune di Gualdo Tadino, in un progetto ispirato alla celebre opera spagnola di Miguel de Cervantes, “Don Chisciotte della Mancia”, pubblicato in due volumi nel 1605 e nel 1615, che porta il teatro fuori dal teatro, in un luogo di grande interesse culturale quale appunto la fortezza federiciana.
LO SPETTACOLO – In una stanza di ospedale vive un anziano signore, un cavaliere a sentir lui. Dice di essere Don Chisciotte. Il vero don Chisciotte della Mancia, il famoso, il valoroso, il saggio, l’innamorato, il disfacitore dei torti, il tutore di pupilli e di orfani, il riparo delle vedove, quello che fa strage di donzelle, “Il cavaliere dalla trista figura”… finché la veglia non torna, o la sua coscienza.
L’anziano signore non è pazzo, non è Napoleone, né Batman… è affetto da demenza senile e si rifugia inconsapevole in un mondo di avventure e benché quel corpo anziano gli sia di ostacolo, un solo pensiero lo anima: “Io amo Dulcinea, ogni cosa che faccio è per lei”. Dulcinea diventa così simbolo di un amore profondo e immutato verso la moglie morta da tempo, che risuona in tutto lo spettacolo: “vivi ti prego una vita piena di avventure, che valga la pena di essere raccontata” e lui, ignaro di tutto, anche di sé, questo fa.
In un alternarsi di sonno e veglia conosceremo la storia di questo grande vecchio che aspetta, aspetta, aspetta la figlia che lo venga a prendere? La prossima avventura? Il pranzo? La morte? Lui aspetta. Ora confuso, ora assente, poi fragile, furente, pieno di vita, dolorante, ironico, malinconico, vive e si lascia vivere, in un accavallarsi ed accrescersi di emozioni che per empatia vorrebbero sfinire il pubblico fino alla scena finale, in cui tutta questa travagliata avventura finisce come è giusto che sia; ciò che ne resta è una felice storia.
«Un omaggio al potere della fantasia» spiega l’autore e interprete Massimiliano Donato «ma anche una critica alla società contemporanea, che spesso si dimostra più folle di Don Chisciotte». Per prenotare la partecipazione, con ingresso gratuito, è possibile scrivere alla email info@polomusealegualdotadino.it oppure telefonare al n. 3477541791.