“Umbria in voce”, la decima edizione del festival all’insegna di voce, cura e spiritualità

Torna Umbria in Voce, festival punto di riferimento per persone di ogni età e provenienza interessate a sperimentare l’uso della voce in tutte le sue forme: canto, teatro, letture ad alta voce, discipline olistiche, arteterapia, crescita artistica e personale. 

Il festival indaga quest’anno il legame tra voce, cura e spiritualità; il canto e le pratiche vocali come benessere della persona e della comunità: la dimensione intima, mistica, di afflato con la natura della città di Gubbio e dei territori coinvolti, servirà da scenario per lo svolgimento delle esperienze formative di alto livello offerte, con insegnanti provenienti da ogni parte d’Italia e dall’Umbria, prediligendo la riscoperta e la valorizzazione dei piccoli paesi, dei luoghi nascosti, con un approccio paesologico, di apertura e inclusione.

Per inaugurare questa decima edizione, Umbria in Voce apre con tre ritiri “Tra natura e parola”: il primo incontro si terrà sabato 22 giugno.

Aprirà il programma una camminata di meditazione silenziosa con partenza alle 9:00 di mattina dall’Eremo di Serra Santa di Gualdo Tadino. Seguirà il laboratorio di scrittura dell’haiku “Le parole del silenzio”, a cura di Antonella Giacon, dalle 11:00 alle 13:00.

Dopo un pranzo in condivisione si terranno due laboratori: uno di arteterapia, a cura di Francesca Nicchi (“La poesia nelle mani”, dalle 15:00 alle 17:00), e uno di canto, della formatrice vocale e direttrice artistica del festival Claudia Fofi (“La poesia nella voce” dalle 17:00 alle 18:00). La giornata si concluderà con il concerto dell’Ensemble La Douss’aura, alle 21:30, presso la chiesa monumentale di San Francesco a Gualdo Tadino, in collaborazione con Festival delle Acque.

Il secondo ritiro avrà luogo sabato 29 giugno, ma questa volta la passeggiata mattutina nella natura partirà – sempre alle 9:00 – da Casacastalda per arrivare al Monte Serra. Si terrà successivamente il laboratorio di “Mindfullness e voce” con Federico Giubilei, dalle 11:00 alle 12:00, al quale seguirà un pranzo condiviso e ritorno a Casacastalda.

Dalle 15:00 alle 17:30, la poetessa Simona Possenti terrà in piazza un laboratorio di scrittura ispirata alle Laudi francescane dal titolo “Laudato si”. Alle 18:30 chiuderà la giornata l’evento a cura dell’associazione Tre di Tre A.p.S“Il balsamo delle parole”, con la partecipazione dell’ensemble vocale “Le Voci del Chiascio”

Il terzo e ultimo incontro in programma è previsto per domenica 28 luglio a Scheggia e Pascelupo. L’inizio della giornata sarà affidato al seminario di Sista Bramini, con il suo “Nel flusso del narrare. Laboratorio di introduzione pratica all’arte del narrare”, presso l’Abbazia di Sant’Emiliano in Congiuntoli (dalle 10:00 alle 16:00). Alle 21:00, presso la piazzetta di Scheggia, la cantastorie Ljuba Scudieri porterà la sua fiaba campana sulla relazione tra voce e resurrezione-guarigione “L’Uccello Grifone, o come le ossa possono resuscitare”. Concluderà la giornata, nello stesso luogo, un oratorio poetico pubblico, dalle 21:30.

Alcune attività hanno costi di iscrizione. Per informazioni si può scrivere alla mail info@umbriainvoce.it o consultare direttamente il programma per ricevere tutte le specifiche sulle modalità di partecipazione. I pranzi sono da considerarsi autogestiti.

Il Festival ripartirà poi dal 4 agosto fino all’8 settembre, con incontri dedicati alla sensibilizzazione sul tema dei disturbi alimentari, concerti, spettacoli, laboratori, seminari e workshop.

IL FESTIVAL – Il progetto Umbria in Voce nasce nel 2015 da un sogno: creare occasioni formative, artistiche e di spettacolo in cui le persone si possano incontrare per fare esperienze che abbiano al centro la voce. Con la voce parliamo, comunichiamo, cantiamo, raccontiamo, esponiamo argomenti, ci confrontiamo con il contesto in cui siamo calati. Attraverso la voce tramandiamo saperi, stabiliamo relazioni, ci incontriamo, continuiamo a sviluppare qualità umane positive come la capacità di dialogo.

Umbria in Voce è un progetto dal forte valore sociale, oltre che artistico, perché tutte le pratiche proposte sono volte a sviluppare un senso di comunità e di cura delle relazioni.

Negli anni sono state sviluppate diverse attività legate alla voce: workshop di improvvisazione vocale, coralità, cantoterapia, body music, circle singing, canto gospel, canto indiano, canto gregoriano, canti della tradizione orale, tecnica vocale, laboratori di lettura ad alta voce e di arteterapia, laboratori teatrali, residenze per la creazione di performance, eventi site-specific di poesia orale, spettacoli e concerti, progetti formativi per le scuole rivolti sia a insegnanti che a studenti, laboratori di scrittura creativa della canzone e della poesia, progetti per l’inclusione dei migranti.

Negli anni ha ospitato grandi artisti della voce e della parola come Anna Maria Hefele, Tran Quang Hai, Lula Pena, John De Leo, Franco Arminio, Albert Hera, Mauro Tiberi, Keba Sech, i Fratelli Mancuso e Marta Raviglia.

Il festival è attento al territorio, e cerca sempre di proporre collaborazioni che mettano insieme formatori locali con professionisti da tutta Italia e dall’estero.

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Redazione Gualdo News
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