Sabato 15 novembre alle 21 la Rassegna di Arte Teatrale di Gualdo Tadino, organizzata da Note di Teatro, presenta il quinto e penultimo appuntamento, “La prova di Dio“, in scena al teatro Talia.
Lo spettacolo è presentato dalla compagnia bolognese Solve Coagula, scritto degli autori Marco Strocchi e Ignazio Vanfiori e interpretato da Davide D’Ambrosio, Angela Fauzzi, Silvia Flora, Stefano Mauriello e Marco Strocchi.
Quanto è difficile fare teatro oggi in Italia e promuovere uno spettacolo? Interrogativi che gli attori, ancora prima dei personaggi, si pongono in scena barcamenandosi tra imprevisti e contrattempi che sono all’ordine del giorno, nel teatro come nella vita.
Un regista e uno scrittore cercano un finale per la loro commedia e in questa ricerca vengono aiutati da vari personaggi di passaggio che portano in suggerimento idee e possibilità assurde in un susseguirsi di movimenti che fondono e confondono realtà e fantasia.
In questo testo entra in gioco l’eterno problema della finzione teatrale: siamo reali o fittizi, esistiamo davvero o siamo soltanto personaggi di qualcuno che regge la fila dietro le quinte.
Questa condizione è la stessa che vivono in prima persona gli attori, ancor prima che i personaggi, di Solve Coagula: da un lato mettere in scena “La prova di Dio”, dall’altro dover fare i conti con la propria condizione di compagnia emergente.
Più che una commedia è la rappresentazione dell’impossibilità di scrivere una commedia, dove il gioco del teatro in teatro divora se stesso.
LA COMPAGNIA – Solve Coagula nasce a Bologna nel 2020 dall’incontro e dall’unione di tre pulsioni: rinascita, costruzione, riappropriazione. L’idea alla base del progetto è quella di assistere al dissolversi di un concetto, una verità, un’idea, per poi ricostruirsi nel non-tempo e nel non-spazio del teatro, e non solo.
Una continua indagine/ricerca condotta attraverso un lavoro quotidiano sull’arte del performer e sulla sperimentazione registica dei linguaggi contemporanei.
Un teatro in cui la padronanza dell’uso del corpo e della voce è perfettamente integrata all’uso dei nuovi media.














