GUALDO TADINO – Lunedì e martedì prossimi l’ingresso del municipio di piazza Martiri resterà chiuso. Nessuna festività, ma un segnale di protesta! Che arriva addirittura dal primo cittadino, che con questo gesto destinato a fare scalpore in tutta Italia, vuole mandare un segnale nei confronti del Governo, responsabile degli ennesimi tagli come il ristorno della TASI 2016 che di fatto mettono in ginocchio i Comuni proprio nella fase di possibile chiusura dei bilanci di previsione.
“Dopo anni di sacrifici e continua revisione della spesa da parte dei comuni, siamo arrivati ad un punto di non ritorno – dichiara Massimiliano Presciutti – il rischio concreto è quello di non poter più garantire i servizi essenziali per i nostri cittadini. Non si può più tacere di fronte ad un progressivo depauperamento del ruolo e della funzione degli enti locali, unici enti a diretto contatto coi cittadini quotidianamente. In queste condizioni è praticamente impossibile riuscire a programmare interventi e condividere strategie positive per le nostre comunità.
E mentre si sbandierano ai quattro venti ed in maniera troppo spesso disinvolta, termini come innovazione e cambiamento, nei fatti gli unici enti ad essere penalizzati sono i comuni e di conseguenza i cittadini. Se si vogliono ridurre concretamente gli sprechi non si può certo pensare di continuare ad accanirsi sulle municipalità, ma bisogna incidere sui centri di costo improduttivi ed inutili che ancora oggi persistono nonostante i proclami in molti ambiti della pubblica amministrazione sovra comunale. I Sindaci, tutti i sindaci, sono forse gli unici che svolgono a pieno la loro funzione con spirito di servizio alle comunità che rappresentano, percepiscono indennità spesso irrisorie a fronte delle grandi responsabilità che hanno e non vengono quasi mai coinvolti nei livelli decisionali dei livelli superiori, ma anzi devono subire gli effetti devastanti di decisioni altrui”.
Il sindaco chiede scusa ai cittadini per i disagi che subiranno, ma assicura che questo gesto mira a tutelare i diritti di tutti. “Una protesta ed un’azione che spero riguarderà molti municipi – conclude Presciutti – e che dovremo proseguire fino a quando non saremo messi nelle condizioni di svolgere a pieno titolo il mandato che ci è stato affidato”.