Situazione di stallo alla Tagina, dopo la decisione della proprietà di presentare un concordato in bianco al Tribunale di Perugia.
Ieri mattina si è svolta un’assemblea dei lavoratori per fare il punto della vicenda, che al momento non presenta novità di rilievo. Si è in attesa della nomina del Commissario da parte del tribunale che, a quanto risulta, dovrebbe aver concesso cento giorni all’azienda per la chiusura del concordato e chiesto la presentazione dei movimenti in entrata e uscita che vengono effettuati.
“L’evento che sposta le sorti della vertenza – ha spiegato Fabrizio Framarini della Femca Cisl al Corriere dell’Umbria – deve arrivare dall’esterno. Non ci sono alternative”. Quindi si fa riferimento alla possibilità di cessione, che al momento non appare immediata, anche se proseguono i contatti tra la proprietà e il gruppo interessato all’acquisto. Mentre per il momento vanno avanti le spedizioni ai clienti, grazie a un accordo sindacale che ha permesso a rotazione il ritorno in fabbrica di un numero limitato di lavoratori, i dipendenti sono soprattutto preoccupati dal mancato pagamento degli stipendi arretrati e dal non avere certezze sul proprio futuro.
Sulla vicenda, il consigliere regionale Andrea Smacchi ha presentato un’interrogazione urgente alla Giunta regionale. “Quella della Tagina è una questione che va affrontata con la massima priorità – afferma Smacchi – Nonostante i problemi finanziari l’azienda conserva tutte le caratteristiche per essere rilanciata sul mercato. E’ necessario attivare nel più breve tempo possibile un altro tavolo di concertazione regionale con tutti gli attori istituzionali, dalle parti sociali agli imprenditori con il fine di definire percorsi certi per il rilancio della Tagina”.
