“I vaccini sono una conquista della ricerca scientifica, dell’avanzamento della scienza medica, avere le vaccinazioni pubbliche e gratuite garantite dal Servizio sanitario è un risultato democratico di uguaglianza di diritti.” Così, in un post nel suo profilo Facebook, si è espressa la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.
L’Umbria, insieme a Marche, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Sardegna e Lazio fa parte delle regioni in rivolta contro l’emendamento al decreto Milleproroghe, presentato da Lega e M5s, che rinvia al 2019 l’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione a nidi e scuole per l’infanzia.
“Vaccinarsi – prosegue la governatrice dell’Umbria – significa proteggere se stessi e la comunità di appartenenza. L’Umbria da molti anni è in testa per coperture vaccinali sulla popolazione di riferimento. Tutelare la salute dei bambini e proteggere i bambini immunodepressi che non possono vaccinarsi è un obbligo delle istituzioni preposte alla salute. Noi non arretreremo in questa conquista di civiltà e non scambieremo la salute delle persone per quattro miseri voti di movimenti minoritari, oscurantisti, antiscientifici. La Regione Umbria – conclude – si doterà di una propria legge regionale mantenendo l’obbligo della certificazione vaccinale per l’iscrizione a tutte le scuole della regione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore alla sanità Luca Barberini: “Oggi in Umbria le coperture vaccinali obbligatorie, nei bambini da 2 a 7 anni, hanno ampiamente superato la soglia di ‘sicurezza’ del 95%, che assicura la cosiddetta immunità di gregge. Un risultato importante, raggiunto anche grazie all’introduzione dell’obbligatorietà vaccinale per entrare a scuola.
Oggi però la maggioranza parlamentare che è al governo ha, inspiegabilmente, deciso di bloccare l’obbligo sulla regolarità vaccinale. Una scelta scellerata, che va contro la scienza e sopratutto contro la tutela della salute dei nostri bambini. Di fronte a questo piano assurdo, che rischia di vanificare gli sforzi fatti finora per raggiungere risultati importanti, noi non arretreremo di un centimetro! Noi non resteremo fermi a guardare chi specula sulla salute dei bambini! In Umbria non torneremo indietro e cercheremo soluzioni che tutelino i nostri piccoli e la salute pubblica.”