”C’ero prima io! Non è che mi volete passare avanti?”. Questa è la frase che si sono sentiti dire i Carabinieri della Stazione di Valfabbrica durante le fasi dell’arresto di un cittadino albanese per spaccio di stupefacenti.
I militari, in abiti civili, dopo aver assistito allo spaccio di due bustine di cocaina, sono intervenuti bloccando lo spacciatore e l’acquirente. L’operazione si è svolta con tale professionalità che nessuna delle persone presenti si è accorta di quanto stava accadendo.
E’ proprio in considerazione di ciò che un altro ragazzo, che aveva già fissato un appuntamento per l’acquisto della droga, vedendo persone all’interno dell’auto, si avvicinava e, afferrando per un braccio uno dei sottufficiali, esclamava la frase riportata. Immaginabile la sua reazione quando si è sentito dire: “Carabinieri, favorisca i documenti”.
Un altro successo nella lotta allo spaccio di stupefacenti è stato messo a segno quindi dai carabinieri di Valfabbrica, dopo nemmeno 15 giorni dal precedente, infliggendo ancora un colpo all’organizzazione criminale specializzata in tale settore. In seguito al primo arresto gli spacciatori avevano deciso di non avvicinarsi più al piccolo comune umbro, ma di aspettare gli acquirenti in località attigue. E’ così che gli investigatori hanno pizzicato il cittadino albanese nel piazzale antistante un noto supermercato nella periferia perugina.
Oltre allo stupefacente appena consegnato all’acquirente, nella perquisizione effettuata i militari hanno recuperato ulteriori otto bustine di cocaina, 550 euro in contanti ed un telefono di ultima generazione dato come “baratto” per l’acquisto di una busta.
L’arrestato era regolarmente entrato nel territorio dello Stato Italiano con un visto turistico, ma dopo la convalida dell’arresto è stato espulso.