Dopo la riflessione critica del sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti sul ruolo del proprio partito, il PD, in Umbria e dopo le esternazioni dello stesso primo cittadino gualdese intorno alla figura di Walter Verini pubblicate dal Corriere dell’Umbria, un gruppo di iscritti al Partito Democratico ha inviato a Presciutti una lettera aperta che pubblichiamo integralmente.
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“Presciutti, per favore concentrati sul tuo ruolo di sindaco, primo cittadino di una città che ha urgente bisogno della cura di un buon sindaco. Esce da 5 anni difficili in cui la crisi economica ha morso in modo cattivo, togliendo il lavoro, facendo chiudere le fabbriche e le attività commerciali, facendo emigrare molti tuoi concittadini. Una città che esce da 5 anni di amministrazione non proprio eccellente.
Noi cittadini ti abbiamo dato fiducia ancora una volta, non esattamente perché ci avevi convinto in questi anni di amministrazione grigia, caratterizzata spesso da un volare basso. Così hai vinto, è vero. Ma solo per 130 voti. Lì ci sono anche i voti di coloro che abbiamo a fatica convinto a votarti perché gli abbiamo promesso che saresti stato un sindaco migliore del passato. Più attento ai bisogni della loro città e meno alle sirene della politica chiacchierata, quella delle correnti di partito, quella degli amici degli amici che occupano sempre le posizioni di potere, quella dei concorsi pilotati. Su cui peraltro non hai speso una parola che sia una. Gli abbiamo detto che saresti stato un sindaco per la città, non per la corrente, oggi in disgrazia, del tuo capo politico. Gli abbiamo detto che sarebbe iniziato un nuovo corso politico, all’insegna dell’inclusione, dell’apertura, del dialogo, della collaborazione, del rispetto.
Capirai quindi il nostro stupore quando leggiamo sui giornali che tutta la tua attenzione è invece rivolta alla politica regionale, a rivendicare un posto per i sindaci nella definizione della nuova strategia in vista delle elezioni del consiglio regionale. Preoccupato che non ci sia spazio, attenzione e ruolo, per i sindaci che hanno vinto le elezioni. Quale ruolo può esserci per un sindaco che non sia quello di occuparsi della sua città? Cioè adempiere al dovere per cui ha chiesto ed ottenuto fiducia dai suoi cittadini? Altro sarebbe quello di richiedere la giusta rappresentanza dei territori, ma di questo non c’è traccia nei tuoi interventi.
Questa tua distrazione ci preoccupa, per cui siamo qui a rinnovarti il nostro invito: caro sindaco, per favore concentrati. Concentrati sui molti problemi della tua città e, se ci riesci, lascia in pace il commissiario regionale del PD, Walter Verini. Verini non è il nuovo che avanza. Lo sappiamo bene e ne siamo contenti. Lo abbiamo visto cosa fa il dilettantismo al potere. Walter Verini è una persona per bene, un politico competente e onesto che si sta prodigando con grande generosità per il bene di questa terra. In un momento drammatico per il Pd. Lo deve fare, ahinoi, anche contro i rigurgiti del vecchio che resiste. Quel mondo fatto di correnti e di spartizione del potere. Walter Verini, insieme a tanti altri, a tanti militanti, a sindaci come te, sta cercando di far rialzare la testa al Pd, e di provare a cambiare questo stato di cose che tanto male ci ha fatto. Noi non lo sappiamo se ci riuscirà ma ci sentiamo di dargli fiducia. Su questo dovremmo tutti dare una mano, invece che attaccare, zavorrare, delegittimare. Per cui, caro sindaco, per il bene che vogliamo al nostro territorio, oggi così martoriato, al partito in cui militi e, un poco, anche a te, ti diciamo di cuore: per favore, concentrati sulla nostra città. Ce n’è urgente bisogno!”
La lettera porta la firma di Mario Anderlini, Luca Gammaitoni, Stefano Giombini, Ester Pascolini, Noemi Piccioni e Bledion Sota.
