Questa mattina, lunedì 1 luglio, Gualdo Tadino ha ricordato l’eccidio di piazza Martiri della Libertà avvenuto esattamente 80 anni fa.
Gli eventi di commemorazione hanno avuto inizio presso il teatro Don Bosco dove i ragazzi che partecipano al Grest presso l’Oratorio salesiano hanno potuto ascoltare un intervento del professor Gianni Paoletti che ha fatto un excursus di tutta la storia che ha portato Gualdo Tadino alla liberazione dal nazifascismo, raccontando poi la barbara uccisione avvenuta nella piazza allora intitolata a Vittorio Emanuele II.
Sotto il fuoco dei tedeschi finirono quattro partigiani gualdesi, Corradino Anastasi, Riccardo Travaglia, Alessandrino Busetto e Giuseppe Iacopetti, appena quattro giorni prima della liberazione della città.
I soldati tedeschi obbligarono molte persone ad assistere alla fucilazione, andandole a prendere casa per casa. L’esecuzione avvenne alle 20.45 circa sulla facciata laterale della Chiesa di San Francesco. Prima di essere uccisi, i quattro ebbero la forza di gridare «Viva l’Italia!». Poi i tedeschi si avvicinarono a quei quattro corpi, con la pistola spararono il famigerato colpo di grazia e poi si allontanarono. I corpi furono lasciati sul selciato fino al giorno dopo “affinché – si disse – la popolazione apprendesse quella lezione” (tratto da straginazifasciste.it).
Il professor Paoletti ha sottolineato come il 1944 sia stato uno degli anni più cruenti della storia italiana e ha citato varie testimonianze di questa strage. Presenti in platea anche la figlia e la nipote del partigiano Gabriele Pedana, che scampò miracolosamente alla fucilazione, ultimo testimone dell’eccidio scomparso due anni fa.
Dal 2014 questa giornata è stata istituzionalizzata dal Comune di Gualdo Tadino. L’amministrazione comunale, presente con il sindaco Massimiliano Presciutti, la vicesindaco Paola Gramaccia e gli assessori Giorgio Locchi, Jada Commodi e Gabriele Bazzucchi, insieme a diverse autorità civili e militari ha deposto una corona di fiori presso la lapide in onore dei caduti. Due bambini del centro estivo Grest hanno letto quanto scritto nella stele.
Sulla stessa lapide compaiono anche tutti i nomi degli eroi gualdesi che si sono opposti, con il sacrificio della propria vita, all’invasore tedesco negli anni della Resistenza.