I Carabinieri Forestali di Gubbio e Valfabbrica, in collaborazione con il Servizio Veterinario della Usl Umbria 1, hanno portato in salvo sette cani che vivevano in condizioni di estremo disagio e maltrattamento.
Gli animali, trovati in una frazione di Gubbio, sono stati sottoposti a sequestro per le gravi condizioni igienico-sanitarie in cui erano costretti a vivere.
I militari hanno scoperto cinque segugi italiani, un lagotto romagnolo e un meticcio, tutti regolarmente microchippati, rinchiusi in un’area di terreno con erba alta e densa.
L’assenza di alberi o strutture che offrissero ombra li lasciava esposti al sole cocente, aggravando ulteriormente la loro situazione. Gli animali, visibilmente malnutriti e disidratati, non avevano accesso né a un riparo né a sufficiente acqua.
Data la gravità delle condizioni in cui versavano, acuite dalle elevate temperature estive e dalla mancanza di acqua e ombra, i Carabinieri hanno disposto il sequestro penale dei cani.
Gli animali, sofferenti, assetati e affamati, sono stati immediatamente trasferiti al canile sanitario comprensoriale di Ferratelle per ricevere le cure necessarie.
Il proprietario dei cani è stato denunciato per maltrattamento di animali, specificamente per averli detenuti “in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze”. L’accusa comporta una pena che può arrivare fino a un anno di reclusione o un’ammenda compresa tra 1.000 e 10.000 euro.