Nella mattinata di mercoledì 6 novembre, Gianni Paoletti, docente di storia e filosofia dell’Istituto “Casimiri” di Gualdo Tadino, ha tenuto una lezione dal titolo “Aldo Moro: storia di un delitto politico”.
Alla lezione hanno partecipato le classi quinte dell’Istituto, che in serata hanno assistito allo spettacolo di Marco Bisciaio, autore e interprete di “Tutti credettero che l’incontro tra i due giocatori di scacchi fosse casuale. Una storia su Aldo Moro”.
La lezione ha avuto lo scopo di analizzare uno dei fatti più importanti della storia della Repubblica e di illustrare l’importanza centrale nell’Italia contemporanea di Aldo Moro come statista e come intellettuale, dal suo ruolo nella Costituente fino alle grandi svolte politiche, da lui concepite e coordinate, nei primi anni Sessanta e alla metà del decennio successivo.
L’iniziativa ha inteso trasmettere una memoria storica indispensabile su una stagione, quella dei cosiddetti “anni di piombo”, che raggiunse il proprio culmine di fanatismo e violenza proprio il 16 marzo del 1978 a via Fani, a Roma, dove le Brigate Rosse rapirono Moro, massacrando i cinque agenti della scorta.
Fino al tragico epilogo della vicenda, quando, il 9 maggio successivo, i brigatisti lo uccisero, lasciandone il corpo dentro una Renault 4 rossa, parcheggiata in via Caetani, nel pieno centro storico, a due passi dalle sedi storiche del Partito Comunista Italiano e della Democrazia Cristiana.
La vicenda politica e umana di Aldo Moro sconvolse tutto il Paese e ancora oggi, a quasi mezzo secolo da quegli eventi, continua ad essere il punto, ad un tempo, più oscuro, tragico e ricolmo di conseguenze della nostra storia recente.