San Lazzaro, tra fede e tradizione la festa che apre le celebrazioni pasquali

Con la recita del rosario nella piccola chiesa medievale di San Lazzaro, situata ai margini dell’antica via consolare Flaminia e nei pressi del torrente Rotella, è iniziata ieri l’annuale Festa di San Lazzaro. Questo appuntamento, profondamente radicato nella tradizione locale, è noto anche come la “Festa dei Lupini”, in riferimento al legume tipico del periodo, protagonista in questi giorni di celebrazioni.

Come ogni anno, il programma della festa propone momenti religiosi e attività ricreative. Essendo la ricorrenza collocata nel periodo quaresimale, a due settimane dalla Pasqua, grande importanza rivestono le rievocazioni della Passione di Gesù ed è l’appuntamento che apre le celebrazioni pasquali nel territorio gualdese.

LE CELEBRAZIONI RELIGIOSE
Questa sera, alle 20:45, è in programma la Via Crucis, che partirà dalla chiesa di Santa Maria in Nasciano e raggiungerà la chiesa di San Lazzaro. Domani, sabato 5 aprile, alle 20:45 si terrà la recita dei Vespri, seguita sabato sera dal suggestivo e antico Canto della Passione presso il falò. Il culmine delle celebrazioni religiose sarà domenica 6 aprile con la celebrazione di Sante Messe alle 9 e alle 10:30, accompagnate nuovamente dal tradizionale Canto della Passione alle 10,20.

LA CHIESA DI SAN LAZZARO
Lungo la via Flaminia, sin dal XIII secolo, vi era un ospedale per i lebbrosi, non si sa però con certezza se all’epoca fosse già edificata l’attuale chiesa dedicata a San Lazzaro. La chiesa oggi esistente è il risultato di numerosi restauri, l’ultimo è stato eseguito nel 2015. All’interno, sopra all’unico altare dedicato a San Lazzaro, vi è una tela della prima metà del ‘600.

L’ANTICO GIOCO DEL “FORA VERDE” E I GIOCHI DELLA TRADIZIONE
Parallelamente al programma liturgico, il fine settimana sarà animato da eventi di intrattenimento. Sabato sera gara di briscola, poi un ruolo centrale avrà dalle 23 il tradizionale gioco del “fora verde”, che prende il nome dai giovani virgulti delle siepi e si caratterizza per un formulario in antico dialetto gualdese. Il gioco avrà inizio domani sera e proseguirà per tutta la giornata di domenica.

Domenica pomeriggio spazio, a partire dalle 14,30, anche ai cosiddetti “Giochi del tempo che fu“, una serie di attività che rievocano le antiche usanze ludiche locali, tra cui la ruzzola, la sfida del cerchio e il gioco del chiodo. L’atmosfera festiva sarà ulteriormente arricchita dai dolci preparati dalle famiglie del posto e dagli immancabili spuntini a base di lupini.

UNA TRADIZIONE MANTENUTA VIVA NEL TEMPO
La Festa di San Lazzaro deve la sua continuità all’impegno della piccola comunità locale. L’iniziativa, rilanciata alla fine degli anni 90 da Giuseppe Marini insieme a un piccolo comitato, ha trovato un solido sostegno nei parroci della chiesa di San Facondino: prima don Luigi Merli e, successivamente, il suo successore don Michele Zullato.

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Redazione Gualdo News
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