Interrogazione di Rifare Gualdo e FI sulla fontana di Piazza Garibaldi: “Un silenzio lungo tre anni”

foto Daniele Amoni

I gruppi consiliari Rifare Gualdo e Forza Italia hanno depositato un’interrogazione consiliare per chiedere chiarimenti sulla vicenda della fontana di Piazza Garibaldi, rimossa a maggio 2022 e mai più ricollocata.

“A distanza di quasi tre anni – dichiarano i consiglieri di opposizione – la città di Gualdo Tadino attende ancora risposte credibili su una decisione amministrativa che ha cancellato un pezzo del proprio paesaggio urbano, e con esso la memoria di un’opera pubblica che portava la firma dell’architetto Nello Teodori, professionista gualdese di chiara fama, e che fu realizzata grazie al contributo finanziario della Provincia di Perugia e, soprattutto, all’impegno diretto di imprenditori gualdesi che vi hanno investito tempo e risorse.”

Nel corso del Consiglio comunale del 3 maggio 2022, il sindaco aveva rassicurato i cittadini dichiarando che “nessuna lastra era andata perduta”, che “tutti i materiali erano stati recuperati” e che “la fontana avrebbe trovato presto una nuova e più adeguata collocazione”.

Da allora – evidenziano invece i consiglieri Vitali, Natalini, Casciani e Viventi solo silenzi, imbarazzi e promesse rimaste lettera morta.”

“Quale destino è toccato a quei materiali? Dove si trova oggi la fontana? Esiste un progetto concreto per la sua ricollocazione?”, domandano Rifare Gualdo e Forza Italia che, nell’interrogazione presentata, chiedono “risposte precise, tempi certi e chiarezza sulle intenzioni della Giunta comunale”.

“Non si può continuare a prendere in giro una comunità intera – affermano i due gruppi di centrodestra – Questa vicenda è il simbolo di un modo opaco e irresponsabile di amministrare. La cosa più grave non è solo aver smantellato la fontana: è aver raccontato per anni una storia che non corrispondeva alla verità, alimentando illusioni e rinviando ogni spiegazione, mentre un’opera nata dal territorio e per il territorio veniva abbandonata all’oblio per fare spazio a quattro miseri parcheggi, in una Piazza meritevole di ben altra considerazione”

Non è solo una questione estetica – concludono – ma di rispetto per chi ha creduto in un progetto pubblico, per i cittadini che hanno diritto alla verità, e per chi ha contribuito in prima persona a dare forma a un’opera che apparteneva a tutta la città.”

Per questo motivo il gruppo Rifare Gualdo ha chiesto che l’argomento venga portato in Consiglio comunale e discusso alla luce del sole, “non tra le ombre di decisioni non condivise e promesse disattese. Gualdo Tadino merita di sapere.”

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Redazione Gualdo News
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